Treno speciale della Fiom per la manifestazione di Roma. ”Segnali incoraggianti da Thyssen”

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In occasione della manifestazione di venerdì a Roma, i lavoratori ternani che aderiranno allo sciopero potranno raggiungere la capitale con un treno speciale organizzato dalla Fiom di Terni. Il raduno è previsto alle 6,30 nel piazzale antistante la stazione.

In merito si è espresso, nel corso del direttivo della Fiom, il segretario generale di categoria Attilio Romanelli: “Lo sciopero deve riuscire e riuscirà, perché le ragioni alla base della nostra mobilitazione sono giuste e sentite dai lavoratori: scendiamo in piazza per ridare voce e dignità al mondo del lavoro, che è la parte sana e produttiva di questo paese”.

Romanelli ha proseguito analizzando la situazione a livello provinciale, sottolineando che, da parte delle associazioni datoriali, va registrato un atteggiamento diverso da quello che si sta diffondendo in altri territori. “Qui non siamo alla rottura – ha detto il segretario – non abbiamo avuto contestazioni per le trattenute o per l’utilizzazione dei permessi. La Fiom è presente a tutti i tavoli di trattativa e riconosciuta per il ruolo importante che svolge. Di questo va tenuto conto”.

Al tempo stesso, ci sono però anche elementi “di forte preoccupazione” per il sindacato. Le tute blu della Cgil stigmatizzano ad esempio le “operazioni di cambiamento di natura sociale che alcune aziende hanno intrapreso, che puntano soltanto ad indebolire la condizione dei lavoratori, spesso costringendoli forzosamente ad aderire a nuove forme di contratto (ad esempio di tipo cooperativo). Ma ci sono anche casi di aziende che non ricorrono, pur avendone diritto, alla cassa integrazione ordinaria, per  motivi di immagine”.

Segnali incoraggianti, secondo la Fiom, arrivano invece dalla ThyssenKrupp, dove, dall’incontro di ieri tra azienda e sindacati, sembrano profilarsi scenari “meno preoccupanti rispetto al passato”. “A seguito dell’operazione Outokumpu, si torna a parlare – riferisce sempre il sindacato – di ipotesi di crescita produttiva e industriale, con aumento dei turni, anche all’interno del Tubificio. Da registrare anche la disponibilità dell’azienda ad avviare il confronto per il rinnovo dell’integrativo aziendale”.

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