Vecchi: ”Diocesi parte lesa. Debito di 23 milioni, Papa Francesco mi ha suggerito di chiedere prestito”

“Gli arresti di ieri non mi hanno sorpreso, sappiamo che la magistratura è al lavoro e il fatto c’è: noi siamo parte lesa”. Oggi l’amministratore apostolico Ernesto Vecchi ha commentato così gli arresti di ieri di due ex dirigenti della Curia e di un architetto del Comune di Narni (qui l’articolo). Il vescovo ha anche fatto il punto della situazione ed ha rivelato che per risolvere i problemi della Diocesi di Terni ha ricevuto un consiglio da Papa Francesco.

Monsignor Vecchi ha prima di tutto fornito rassicurazioni ma anche spiegato dettagliatamente quanto siano pesanti i debiti: “L’economato ora è stato messo in sicurezza. Io stesso sto lavorando per chiedere un prestito e dare così respiro alle nostre casse”. Infatti “il debito c’è e va dai 20 ai 23 milioni di euro. Ho parlato a Papa Francesco della situazione durante la preghiera della Cei a San Pietro. Mi ha suggerito di chiedere un prestito decennale, senza interessi, per risolvere la situazione. Io stesso sto girando e ho fondate speranze che arriverà presto. Poi abbiamo anche un pacchetto di immobili che dovranno esseri venduti in un periodo più congruo, ma non svenduti. Una prospettiva di soluzione c’è e non stiamo con le mani in mano”.

Quanto alla questione dei dipendenti, monsignor Vecchi spiega che “il problema esiste, sono molti, ma non licenzieremo nessuno a meno che non si trovino altre soluzioni”. Per sbrogliare la matassa monsignor Vecchi rimarrà a Terni “almeno altri sei mesi”.

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