Ci sono due cose a cui gli irlandesi non rinuncerebbero mai: una serata di buona musica live e un buon boccale di birra scura. Se avete prenotato un weekend nella capitale irlandese, una volta arrivati a Dublino seguite alla lettera il loro consiglio e catapultatevi nel Temple Bar, il quartiere storico che pullula di irish pub, dove si canta e si balla fino al mattino. Flauti wistle, chitarre, violini e boudran, i tipici tamburi celtici, suonano tutte le sere all’Oliver St John Gogarty,uno dei migliori locali con cucina tradizionale (Fleet Street 53, tel: 00353.6711822).
Ore 23
La notte, a Dublino, offre molte soluzioni: dai tipici alberghi in stile Vittoriano alle proposte più nuove e moderne, ma a prezzi convenienti. Cercate una buona occasione per dormire con tutti i comfort senza spendere un occhio della testa? Allora potete andare al The Arlington Hotel Temple Bar, nella zona più vivace della città, oppure all’elegante (e modernissimo) The Gibson Hotel, situato nel nuovo centro culturale di Dublino. Se invece amate le atmosfere vittoriane e ricercate, niente di meglio del Dylan, 5 stelle a 10 minuti a piedi da Grafton Street,la via dello shopping.
Sabato, ore 10
Tra i manoscritti forse più preziosi e importanti al mondo c’è il Book of Kells, che raccoglie i quattro Vangeli in latino, ma scritti intorno all’800 d.C. da monaci amanuensi con caratteri celtici e minuziosissimi capilettera che brillano di oro e tempere pregiate. Per vederlo bisogna raggiungere il Trinity College, istituzione fondata da Elisabetta I nel 1592, lì dove sorgeva un monastero agostiniano: al suo interno non perdete la gigantesca Old Library, biblioteca che custodisce più di 200.000 testi storici, dove amava leggere, nel 1923, l’allora sconosciuto studente Samuel Beckett.
Ore 12
Nonostante la National Gallery raccolga capolavori unici e oltre 500 quadri, fra cui spicca la Cattura di Cristo del Caravaggio (Clare street, tel: 00353.6615133, ingresso libero), il consiglio è di andare alla scoperta della meno nota, ma non meno bella, Hugh Lane Municipal Gallery of Modern Art, che vanta una collezione di opere impressioniste che sir Hugh Lane donò alla città, una sala con sculture di Rodin e fra le ultime acquisizioni l’intero contenuto dello studio inglese del pittore Francis Bacon, donata dall’unico erede (Parnell Square, tel: 00353.2225565).
Ore 19
Il piatto tradizionale del sabato sera è il Dublin Coddle, uno stufato, non proprio leggero, preparato con salsiccia, patate, cipolle e bacon. La Porter House, al 16 di Parliament Street, ve lo serve accompagnato da birre di propria produzione. L’alternativa light, ma meno economica, è provare il boccale di quella speciale varietà fatta apposta per accompagnare i piatti di ostriche (tel: 00353.6798847).
Domenica, ore 10
Al mattino nei verdi parchi dublinesi si possono trovare pace, relax e persino “personaggi famosi”. Scegliete Merrion Square, la maestosa piazza giorgiana fu cara ad artisti e scrittori. Cercate le targhe commemorative accanto alle tradizionali porte colorate: al numero 82 visse il poeta William Butler Yeats, all’1 c’è la casa di infanzia del celebre Oscar Wilde. I curiosi e seguaci del dandy lo possono ritrovare “elegantemente sdraiato” fra le aiuole del giardino, rappresentato nella statua di marmo di Danny Osbourne.
Ore 16
Prima di lasciare Dublino concedetevi un ultimo spuntino: il Porter Cake è la tipica torta irlandese il cui ingrediente principale è, oltre alla frutta secca, proprio la birra. Ordinatela al Chompy’s, giusto accanto alle scuderie di Powerscourt Townhouse (William Street South 52, tel: 00353.6794552).