Weekend romantico al Castello di Gradara

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Sono famosi quanto Romeo e Giulietta ma, a differenza dei personaggi shakespeariani, sono realmente esistiti. Nessuna fantasia, nessuna invenzione letteraria: Paolo e Francesca, la coppia di amanti uccisa dal marito di lei nel 1289, nei libri di storia ci sono eccome, protagonisti di una delle vicende amorose più tragiche del Medioevo. Giovani, belli, innamorati ma colpevoli di adulterio. Lei era sposata con il nobile Giovanni Malatesta mentre Paolo era suo cognato. Da allora, per oltre 700 anni, i più grandi letterati ne hanno parlato: da Boccaccio a Silvio Pellico fino a Gabriele d’Annunzio, ma è con la Divina Commedia che la coppia ha raggiunto la notorietà: a loro Dante dedica quasi tutto il quinto canto dell’Inferno, con versi così famosi da essere entrati nel linguaggio popolare (Galeotto fu ‘l libro è chi lo scrisse e Amor ch’a nullo amato amar perdona, per citarne un paio). Una storia d’amore diventata un simbolo per gli innamorati e che ancora oggi attira migliaia di visitatori al Castello di Gradara, in provincia di Pesaro-Urbino, teatro della passione e del celebre delitto.

La camera di Francesca

Tra gli esempi meglio conservati di fortificazione medievale in Italia, la Rocca di Gradara, al confine tra Marche e Romagna (piazza V novembre 1, tel: 0541 964115 Orario: 8:30-18:30; Lunedì 8:30-13:00 Chiuso il 25 Dicembre e il 1 Gennaio. Prezzo: intero 4 €, ridotto 2 €), era un tempo una fortezza militare. Alcune potenti famiglie – i Della Rovere, gli Sforza e i Malatesta – la trasformarono a poco a poco in residenza nobiliare. Dalla sua cima il paesaggio è incantevole: si vede San Marino con il Monte Titano ma anche una parte della costa adriatica. Guardando in basso l’atmosfera è da Medioevo: ecco il piccolo borgo, le antiche porte d’accesso alla città e la doppia cinta muraria. Nel castello si può entrare: un percorso guidato porta al Cortile d’Onore e alla Sala delle Torture, ma anche al Camerino di Lucrezia Borgia l’Avvelenatrice (che qui visse alla fine del Quattrocento), della Sala del Corpo di Guardia e della Cappella gentilizia. La stanza più visitata resta la Camera di Francesca dove, secondo la leggenda, si consumò la tragedia. Altrettanto interessanti gli 800 metri di mura che circondano il castello con un doppio anello. Qua e là le quattordici torri quadrate e i camminamenti, percorribili dai turisti per un tratto limitato. La merlatura e le feritoie, praticamente intatte, danno l’illusione di un viaggio nel tempo, mentre il pensiero corre ai castelli circostanti ormai scomparsi, come quello di Montefeltro o di Monteluro.

Centro storico di Gradara

Ad accogliere chi entra nel museo, riproduzioni di Paolo e Francesca a grandezza naturale ma anche documenti, costumi e oggetti che testimoniano i cambiamenti avvenuti nel borgo durante il Medioevo. E per chi non si accontenta della storia d’amore, le armi e gli strumenti di tortura soddisfano ogni altra curiosità. Lo stomaco, però, non si nutre di ricordi. Per questo, terminata la visita, vale la pena fare un giro nel borgo e fermarsi in qualche ristorante od osteria tipica per gustare i piatti del luogo. Il Mastin Vecchio, a 50 metri dal castello (via Alighieri 5, tel: 0541 964024), si trova in una struttura del 1200. Nel menu, panzerotti con salsiccia e pecorino del Montefeltro, ravioli ripieni ai porcini saltati con mascarpone e spinaci freschi e filetto di maiale fasciato al lardo di Mora. Altrettanto caratteristico il ristorante La Botte (piazza V Novembre 11, tel: 0541 964404), i cui soffitti a volta con pietre antiche ricordano l’atmosfera di un tempo. Il menu degustazione da quattro portate, al prezzo di 30 euro, comprende tortino di ricotta fresca su cicerchia con guanciale croccante e pistacchi, lasagnetta aperta con radicchio e formaggio erborinato, filetto di maialino avvolto con pancetta croccante con verdure al forno e gelato alle spezie con salsa al cioccolato. Chi vuole sorprendere il partner può prenotare il tavolo nella cantina del ristorante, una vera e propria grotta. Ce n’è uno solo, per un’esperienza esclusiva (prezzo: 100 € a coppia, cena e bevande escluse).

Evento dell'Assedio al Castello

Prende il nome dalla parte della Divina Commedia dedicata ai due amanti la Locanda V Canto (via Umberto I 17/21, tel: 0541 969268 Prezzo: da 35-40 €, bevande escluse) dove pare si riunisse l’Ordine dei Templari: a testimoniarlo il sigillo della Croce di Malta sull’arco che porta alle grotte. Oggi si cena all’interno di cunicoli medievali, gustando le eccellenze della cucina regionale come il filetto di vitello alla Malatesta con lardo del Monte Nerone e riduzione di vino Sangiovese. Chi ha l’occasione di visitare Gradara a febbraio, il mese degli innamorati per eccellenza, approfitti della manifestazione Gradara d’amare, dedicata all’amore tra Paolo e Francesca. In programma romantiche passeggiate in carrozza, visite guidate a tema, festeggiamenti con danze tipiche e rivisitazioni in costume dell’epoca medievale. È in estate, invece, che si svolge il tradizionale Assedio al Castello (20-22 luglio): oltre 150 figuranti tra fanti, cavalieri e arcieri per rivivere il terribile assedio di Gradara del 1446. Un’occasione per scoprire usi e costumi del Medioevo e sentirsi, anche solo per qualche ora un po’ come Paolo e Francesca.

 

Fonte: Dove Viaggi

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