Ast, ad Pucci: ”Fiducioso sul sì di Commissione europea per fusione Inoxum-Outokumpu”

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Oggi pomeriggio una delegazione della Regione Umbria ha fatto visita agli stabilimenti delle acciaierie di Terni. Al centro degli interventi dei rappresentanti delle istituzioni e dei vertici aziendali è stata la decisione dell’antitrust della Commissione europea di analizzare approfonditamente l’operazione di fusione tra Inoxum e Outokumpu. “Sono moderatamente fiducioso sul fatto che la Commissione europea darà il suo giudizio positivo sulla fusione tra Inoxum e Outokumpu. Probabilmente arriverà non prima di novembre o dicembre, così a gennaio potremo diventare Outokumpu”: così si è espresso l’amministratore delegato di Tk-Ast, Marco Pucci.

“Il 10 aprile la Commissione europea – ha ricordato Pucci – ha deciso di attivare le procedure di accertamento, ma in realtà siamo noi che le abbiamo attivate. Il 21 maggio ci è stato detto che Outokumpu e Inoxum insieme potrebbero acquistare una posizione dominante, ma noi già lo sapevamo che in Europa sarebbe stato così. E’ un atto dovuto, una cosa ovvia”. Secondo Pucci considerando la capacità produttiva installata dai due gruppi, la nuova società avrebbe in Europa una posizione di mercato del 52 per cento: “se però – ha spiegato – il mercato europeo non è protetto, la Commissione ci deve dire rispetto a che cosa abbiamo una posizione dominante”.

L’ad di Tk-Ast ha poi spiegato che il vero mercato di riferimento della nuova società sarà quello mondiale, “ma in questo caso ne occuperemo solo il 14%, quindi il problema in questo caso non esiste. La Commissione deve fare quindi un altro ragionamento importante e difendere le produzioni locali, altrimenti non avremo più Pil”. Ai rappresentanti della Regione, Pucci ha quindi chiesto “un contributo”, perché “bisogna alzare la voce nelle stanze giuste, ne va del futuro della nostra azienda e di quello europeo: questo la Comunità europea lo dove capire”.

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