- il raggiungimento e superamento degli obiettivi formali fissati per l’’Ue al 2020
- la riduzione delle emissioni di CO2 nella città di oltre il 20%, attraverso l’attuazione di un Piano di azione per l’’energia Sostenibile, da predisporre entro il primo
- gli impegni collegati riguardanti lo studio di un inventario base delle emissioni (baseline) del territorio, la creazione di una task-force comunale per perseguire le azioni necessarie, con il coinvolgimento della società civile
- la presentazione, su base biennale, di un rapporto sull’’attuazione del Piano ai fini della valutazione, del monitoraggio e della verifica dei risultati
Un documento che non prevede invece nulla in materia di rifiuti – e quindi di incenerimento – la questione ambientale più pregnante per quanto riguarda Terni. Mentre si attendono ancora notizie in merito al nuovo piano d’ambito che stabilirà la nuova gestione dei rifiuti, palazzo Spada annuncia, con quest’adesione al Patto dei sindaci, di guardare con attenzione alla sostenibilità e all’ambiente.
“Tale complesso di risultati – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Silvano Ricci – perseguiti sin dalla nomina dell’energy manager comunale, operativo dal 2009, sarà utilmente ricercato anche attraverso gli strumenti messi a disposizione dall’Unione Europea, con i bandi di finanziamento della ricerca e delle azioni inerenti i cosiddetti obiettivi Smart-City. A tal scopo, con una serie di azioni progettuali, a partire dalla iniziativa congiunta con il comune di Narni, promossa dal sindaco e denominata ‘One Smart City’, l’assessorato ai Lavori Pubblici e l’università di Perugia stanno delineando i programmi innovativi da proporre all’Unione Europea, per potenziare e valorizzare le strategie territoriali di sviluppo delle energie pulite e delle nuove tecnologie”.