Sindaco scrive a Seitovirta: ”Se Ast chiude la città muore, non possiamo accettare scelte sbagliate”

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“Siamo fortemente preoccupati per il nostro futuro. Il destino di Terni è da sempre legato a quello dell’Acciaieria. Non a caso essa mantiene nella sua sigla il nome della città. Se l’Acciaieria chiude, la città muore. Per questo non possiamo accettare scelte sbagliate. Occorre un partner che abbia caratteristiche industriali e non finanziarie, ed un profilo internazionale”, sono questi alcuni passaggi della lettera che il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo ha inviato al ceo di Outokumpu, Mika Seitovirta in risposta a una missiva dello stesso manager che ribadiva, tra l’altro, l’impegno all’individuazione del miglior acquirente nell’ambito di una cessione integrale dell’impianto.

Il primo cittadino ha scritto: “Ho apprezzato la lettera con cui ci ha riaffermato il Suo impegno per ricercare il miglior acquirente possibile per lo stabilimento di Terni dopo la decisione della Commissione Europea. Resta in noi la preoccupazione per la mancata inclusione del Tubificio nel pacchetto messo in vendita, ma confidiamo nella Vostra disponibilità ad inserirlo in caso di una richiesta che sia economicamente vantaggiosa per Outokumpu”.

“Accolgo positivamente – ha scritto ancora il sindaco – la Sua volontà di collaborare con le istituzioni nel percorso che porterà alla cessione dello stabilimento. Credo che la creazione di un Tavolo permanente presso il Ministero dello Sviluppo economico, che veda la Vostra partecipazione e quella delle istituzioni locali umbre possa essere uno strumento utile a determinare le soluzioni migliori sia per Outokumpu che per Ast”.

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