La sezione di Terni di Italia Nostra chiede alla Soprintendenza di tutelare, ponendo il vincolo, i “residui tratti dell’antica cinta muraria della città e le torri medievali”. Nella richiesta del presidente dell’associazione, Andrea Liberati, viene sostenuto che “a dispetto di una sensibilità generale dei cittadini, il Comune di Terni ancor oggi tollera o consente interventi di demolizione di tratti delle mura urbiche o comunque ristrutturazioni incoerenti con i canoni di un rispettoso recupero conservativo delle torri medievali”.
Italia Nostra spiega che “ad esempio, nel 2009, nell’ambito dell’invereconda distruzione del complesso delle suore Orsoline di Parma, oltre alla cubatura irragionevole, con caratteristiche e materiali in forte contrasto con la normativa generale e le NTA per il centro storico, si è anche demolito un tratto delle antiche mura per sostituirlo col cemento armato!”.
“Altro caso – aggiunge Liberati – è quello in cui il Presidente della Repubblica ha respinto un Piano Attuativo di iniziativa pubblica (2012) che prevedeva una forte cementificazione in pieno centro accanto alla torre medievale in vico Possenti. La giunta comunale ha approvato successivamente un secondo Piano Attuativo, questa volta privato, che però a nostro avviso comporta una ristrutturazione edilizia della torre a fini residenziali, anziché la previsione di piano che consente un recupero conservativo”.
Italia Nostra chiede quindi al Ministero dei Beni culturali, alla Soprintendenza Regionale per l’Umbria e alla Soprintendenza per i Beni architettonici, “i relativi sopralluoghi per l’apposizione del vincolo a tutte le residue torri medievali cittadine, oltre alle antiche mura urbiche ancora esistenti”.
Per saperne di più sulle mura medievali di Terni è possibile leggere l’interessante articolo di “Terni Nostru” all’indirizzo: https://sites.google.com/site/terninostru/le-mura-medievali