La Commissione Ue ha approvato il piano d’azione per la siderurgia europea predisposto dal vicepresidente responsabile per l’industria Antonio Tajani. Il piano prevede sostegni all’occupazione e all’innovazione, misure per incrementare la domanda, condizioni di accesso ai mercati esteri più eque, agevolare il processo di ristrutturazione. Il premier Enrico Letta ha subito espresso soddisfazione. Successivamente una delegazione istituzionale e sindacale ternana a Strasburgo ha incontrato i due vicepresidenti italiani del Parlamento Gianni Pittella (Pd) e Roberta Angelilli (Pdl), e lo stesso Tajani per discutere del futuro dell’Ast; stesso tema anche per un successivo incontro con il commissario Ue per la concorrenza Joaquin Almunia (qui l’articolo).
Con l’approvazione odierna la Commissione si è assunta l’impegno di promuovere misure per lo sviluppo del settore siderurgico che conta 360mila occupati, un fatturato di 170 miliardi e la presenza nella catena del valore di molti settori a valle. Gli interventi delineati oggi dall’esecutivo comunitario hanno l’obiettivo di rilanciare la competitività del settore partendo da una situazione caratterizzata attualmente dal calo della domanda e da una conseguente sovracapacità produttiva che, a livello mondiale, è stimata in 542 milioni di tonnellate, di cui 80 in Europa. Sei le linee d’azione su cui si articola la strategia Ue: il miglioramento del quadro normativo, il rilancio della domanda, un migliore accesso ai mercati, politiche per l’energia e il clima, più innovazione e difesa dell’occupazione.
Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha così commentato: “Accolgo con soddisfazione il piano d’azione della Commissione Europea sulla competitività e la sostenibilità dell’industria dell’acciaio in Europa presentato oggi a Strasburgo dal Vice Presidente Antonio Tajani, si tratta di una buona notizia per l’Italia e per il governo”.
“A distanza di 30 anni dal piano Davignon, del 1981, con questo nuovo intervento – ha aggiunto Letta – l’Unione Europea riconosce che l’industria dell’acciaio è attraversata da una crisi profonda e sottolinea la necessità di salvaguardare il grande potenziale di sviluppo di questo settore, imponendo un cambio di rotta che assicuri produttività, sostenibilità e occupazione. L’azione dell’Europa è una buona notizia per l’Italia e per il governo, che è impegnato a difendere il patrimonio di industrie in questo settore, come testimoniato dal provvedimento straordinario riguardante l’Ilva approvato il 4 giugno”.
“Il piano adottato oggi è un altro segno che l’industrializzazione e la competitività della manifattura stanno tornando al centro dell’agenda europea: l’Italia si batterà nei prossimi mesi affinché i temi della competitività dei sistemi industriali, dei prezzi dell’energia e del futuro dell’industria manifatturiera diventino una priorità, anche in vista del Consiglio europeo tematico di febbraio 2014 sulla competitività dei sistemi industriali”, conclude Letta.
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