Il Comune di Terni potrebbe risparmiare oltre 600.000 euro se gestisse direttamente il canile municipale di Colleluna invece di affidarlo a soggetti esterni. Lo sostiene il consigliere comunale di Terni Oltre, Leo Venturi, che annuncia un atto di indirizzo con cui chiede di non esternalizzare la gestione. Il personale del Comune, circa 850 dipendenti, viene infatti ritenuto sufficiente per poter svolgere l’incarico.
Venturi fa riferimento al fatto che il Comune di Terni sta per espletare un appalto triennale per la gestione del canile di Colleluna per un importo complessivo di 726.691,43 euro (iva compresa). Si tratta di 242.230,48 euro all’anno che Palazzo Spada verserà a chi si aggiudicherà l’appalto. Per il consigliere comunale “l’appalto per la gestione del canile è la scorciatoia per non affrontare i temi richiamati perché questa strada è più semplice da percorrere ma certamente la più gravosa economicamente per la nostra collettività”.
Atto di indirizzo. Venturi sostiene che “l’esternalizzazione continua delle attività di competenza dell’Amministrazione comunale comportano significativi impegni economici”. Nell’atto viene quindi invitato il sindaco e la Giunta “a ricercare soluzioni interne all’Ente per la gestione del canile di Colleluna, ad attivare un confronto con le OO.SS al fine di individuare risorse e strumenti, anche incentivanti, con l’obiettivo di acquisire la disponibilità del personale per lo svolgimento dell’attività oggetto della gara di appalto al fine di evitare l’esternalizzazione e con essa il possibile risparmio di oltre 600.000 euro”.
Inoltre l’invito è “a sviluppare un confronto con altri enti, a partire dalla Provincia di Terni, per individuare forme di collaborazione utili a ottimizzare l’impiego delle risorse umane, anche in previsioni di modifiche dell’attuale sistema istituzionale, (soppressione delle Provincie, istituzione Unioni speciali dei Comuni), e nel frattempo a contenere i costi di gestione dei servizi evitando l’esternalizzazione”.
Venturi conclude affermando: “Non è più rinviabile la necessità di un pieno utilizzo del personale in carico all’ente comune, circa 850 dipendenti, che in ogni caso, a prescindere dai carichi di lavoro, hanno un costo per le casse comunali e per i cittadini”.
Il canile di Colleluna. Il canile di Colleluna è rimasto per anni in condizioni fatiscenti. Nel marzo del 2009 il pm del Tribunale di Terni lo pose sotto sequestro ipotizzando reati a carico di un assessore e di un dirigente del Comune e di due responsabili della Coop Alis che all’epoca cogestiva la struttura (il processo per quei fatti è iniziato nell’aprile del 2012 qui l’articolo). Lo scorso 3 marzo c’è stata l’inaugurazione del nuovo canile di Colleluna: grazie ai finanziamenti provenienti da Regione e Comune (per un totale di 670 mila euro), è stato completamente rimesso a nuovo per mettere a disposizione degli animali cure, assistenza e comfort. E’ stato trasformato in un canile a 5 stelle.