Sono stati tutti convalidati gli arresti effettuati dalla polizia di Terni lo scorso 22 novembre scorso, nell’ambito dell’operazione “Coffee hurts” in cui è stata smantellata un’organizzazione criminale che ha messo a segno centinaia di furti in appartamenti di Terni (qui l’articolo). Nel frattempo è iniziata la sfilata in questura di cittadini ternani per il riconoscimento dei propri oggetti, rubati nei mesi scorsi dalla banda.
Il gip Pierluigi Panariello, ha ritenuto che “ricorrevano i presupposti oggettivi e soggettivi, in punto di diritto, di tutti i reati contestati” e che sussistevano nei confronti degli indagati le esigenze cautelari, sia per il pericolo di fuga, che per la reiterazione dei reati. Sette membri della banda rimangono in carcere, tra cui la donna e i quattro clandestini, mentre sono stati concessi gli arresti domiciliari agli altri tre, uno dei quali ha figli minori.
Nel frattempo moltissimi cittadini ternani hanno riconosciuto gioielli ed oggetti recuperati nell’operazione (visionabili nel sito della questura) e, con copia della denuncia di furto alla mano, si stanno recando in questura. Proprio il gran numero di persone arrivato in questi giorni negli uffici della questura, ha permesso di accertare che i furti commessi dagli indagati sono stati molti di più di quelli contestati nel provvedimento restrittivo ed alcune vittime hanno anche riconosciuto fra gli arrestati gli autori dei furti che hanno subito. Non appena verrà disposto il dissequestro, gli oggetti saranno restituiti ai legittimi proprietari.
Per visionare le foto della merce recuperata, è possibile andare sul sito della Polizia di Stato alla pagina web: http://questure.poliziadistato.it/bacheca/. Dopodiché seguire il percorso: ricerca – recuperati – categoria – gioielli – preziosi/abbigliamento/hi-fi-elettronica/orologi – provincia – Terni – cerca, oppure recarsi all’ufficio URP (Relazioni con il pubblico) della questura in via Antiochia, 12.