Il Tar dell’Umbria ha dato ragione al Comune di Terni: Superconti deve procedere all’acquisto del vecchio mercato coperto di piazza del Mercato. Il contenzioso che va avanti da anni è quindi giunto ad un punto di svolta. Forse non definitivo: l’azienda ternana potrebbe anche decidere di ricorrere al Consiglio di Stato.
La vicenda ha origine nel 2009, quando Superconti si aggiudicò la gara d’appalto per la proprietà dell’edificio del vecchio mercato coperto e il diritto di superficie del relativo sottosuolo per 50 anni per un totale di 8.151.000 euro, versando subito un milione di euro nelle casse comunali. Nel contratto tra le due parti furono stabiliti i tempi massimi entro cui il Comune avrebbe dovuto rendere disponibili l’area, a pena di risoluzione per inadempimento del Comune: come scadenza massima fu fissato il 31 dicembre 2011. Gli operatori commerciali furono poi trasferiti nel “cubo arancione” di Largo Manni per consentire la demolizione e l’edificazione di una nuova struttura.
Nei mesi seguenti sorsero però dei problemi: primo tra tutti la questione di alcune particelle catastali di proprietà di alcuni privati che il Comune aveva erroneamente ceduto. Risolta la questione delle particelle, si presentò un’altro problema: quello dei ricorsi al Tar da parte degli operatori commerciali e della ditta Struzzi. Questioni che secondo Superconti rappresentavano un ostacolo all’avvio dei lavori.
Il 30 dicembre 2011 Superconti ha riscontrato un’ulteriore elemento ostativo ai lavori: la presenza nel sottosuolo di vari servizi a rete (idrica, gas, energia) con correlate servitù. Per questo, il 3 agosto 2012, ha provveduto a dichiarare unilateralmente risolto l’accordo come previsto dalle clausole. L’Amministrazione comunale ha però contestato la risoluzione ed ha invitato l’azienda a procedere con l’acquisto. Il contenzioso è quindi finito nelle aule del Tar con il Comune che chiedeva la finalizzazione della compravendita e il risarcimento per mancati introiti e per il danno d’immagine per il degradamento della zona mentre Superconti chiedeva la restituzione del milione di euro già versato ed il risarcimento di oltre mezzo milione di euro per altri danni patiti.
Il Tar, con sentenza pubblicata oggi, ha dato ragione al Comune considerando i problemi riscontrati da Superconti non sussistenti o comunque non ostativi cioè non in grado di impedire i lavori nella zona o comunque non imputabili all’Amministrazione comunale. I giudici hanno stabilito che si dovrà procedere al “trasferimento in favore di Grandi Magazzini Superconti s.p.a. del diritto di proprietà e di superficie suddetti subordinatamente al pagamento del corrispettivo in favore del Comune di Terni pari ad euro 7.351.000,00, unitamente a rivalutazione ed interessi” ed hanno inoltre condannato l’azienda “alla refusione delle spese di lite in favore del Comune di Terni, in misura di 4.000,00 euro, oltre accessori di legge”.
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