Sembra una disfatta per il Comune di Terni: non solo sono stati accolti tutti i ricorsi dei multati tramite l’autovelox di viale dello Stadio, ma lo stesso sta avvenendo per le sanzioni elevate dall’occhio elettronico di via Alfonsine. Lo fa sapere Francesco Bartoli di Confimpresa che ora ha richiesto un incontro al prefetto di Terni e annuncia un esposto alla Procura e alla Corte dei conti. Alla luce di questi fatti il consigliere comunale di Nuovo Centro Destra, Federico Salvati, chiede al sindaco di riconoscere l’illegittimità dei due autovelox e conseguentemente di spegnerli evitando guai giudiziari.
Se Palazzo Spada sembra quindi essere avviato ad una totale disfatta giudiziaria e d’immagine, lo stesso non si può dire per le casse comunali: nel corso di due anni i due autovelox (giudicati illegittimi dal tribunale), hanno elevato multe per diversi milioni di euro che sono risultati preziosi se non fondamentali per chiudere i bilanci 2012 e 2013.
CONFIMPRESA Il comunicato di Bartoli di Confimpresa: “Lunedì mattina presso il Giudice di Pace Dott.ssa Mariangela Giorgietti si è svolta una nuova udienza per uno dei ricorsi ancora pendenti contro la decisione avversa della Prefettura e come era logico aspettarsi il giudice non ha potuto che confermare le decisioni già prese sullo stesso ricorso già accolto in passato, anche su via Alfonsine.
Abbiamo deciso come Confimpresa Umbria, prima di procedere ad un esposto alla magistratura e ad una denuncia presso la Corte dei conti, di chiedere un incontro al nuovo Prefetto per metterlo direttamente al corrente della situazione. Situazione, ci teniamo a precisare, che il nuovo Prefetto ha ereditato e che quindi ad oggi non può certo essere imputata alla sua responsabilità. E’ altrettanto vero che sarebbe auspicabile evitare un processo e/o dibattimenti nelle aule dei tribunali, dove lo Stato è contro lo Stato, cioè il ministero dell’Interno che è portatore delle posizioni assunte dalla Polizia Stradale su questa vicenda, ed il ministero dei Trasporti che con il famoso parere decretava ‘in linea di massima’ la legittimità degli autovelox e che fece gridare avventatamente alla vittoria gli amministratori del Comune di Terni. La legalità, la legittimità di un atto amministrativo non può essere ‘di massima’, o c’è o non c’è.
E’ questo quello che chiederemo al nuovo Prefetto: di valutare in modo oggettivo l’illegittimità ormai accertata degli autovelox ed adottare un provvedimento in autotutela non appellandosi ai ricorsi persi di fronte al giudice di Pace e accogliere invece i nuovi ricorsi che da oggi in poi saranno tutti inviati ai suoi uffici. In questo modo verrebbe di fatto vanificato qualsiasi tentativo di opposizione del Comune di Terni, tentativo più politico che logico, dettato dall’esclusivo interesse a difendere una tassa occulta, un prelievo forzoso ai cittadini con la scusa di operare per la sicurezza stradale.
Il Comune in questo modo già oggi è estromesso di fatto in tutti i giudizi che vedono la Prefettura coinvolta in procedimenti giudiziari dove deve difendersi da una testimonianza diretta a nostro favore della Comandante della Polizia Stradale (la prima ci sarà il 7 aprile) che non potrà non confermare quanto da lei stessa scritto sulla perizia richiesta dall’ex Prefetto di Terni proprio per fare chiarezza sull’intera vicenda.
Questa perizia e la Testimonianza della Comandante della stradale verrà allegata e richiesta in tutti i procedimenti in appello che il Comune di Terni ha intentato contro le decisioni dei Giudici di Pace inizialmente vinti. Quindi la Comandante della stradale sarà chiamata a testimoniare in oltre 50 procedimenti legali distinti. Una vera perdita di tempo colossale per la pubblica amministrazione e per i cittadini.
Siamo sicuri che di fronte a questo scenario il nuovo Prefetto non potrà non prendere atto delle nostre richieste e risparmiare così allo Stato e ai cittadini questa inutile babele giudiziaria”.
NUOVO CENTRO DESTRA In un comunicato Federico Salvati di Ncd scrive: “Questa situazione sta diventando veramente incresciosa con un evidente imbarazzo per le istituzioni dello Stato colte in una chiara contraddizione tra loro, a danno dei cittadini. Perché il Comune insiste nel difendere questa scelta rivelatasi cosi infausta? Di fronte all’evidenza dei fatti e delle tante sentenze che sanciscono l’illegittimità degli autovelox installati, perché il sindaco non ne prende atto disattivandoli in modo definitivo?
Se il Comune dovesse continuare in questa posizione, in difesa di una tassa occulta a danno dei cittadini, non esiteremo come Nuovo Centro Destra ad attivarci in tutte le sedi opportune affinché venga accertata la verità dei fatti e chi si ostina a difendere scelte illegittime ne subirà le relative conseguenze. Auspichiamo in tal senso anche una presa d’atto da parte del nuovo Prefetto di Terni che fino ad oggi non ha nessuna responsabilità su scelte compiute dai suoi predecessori, ma che da ora in poi non potrà non tenere conto dei tanti giudizi avversi alle decisioni dei suoi uffici.
Nella prossima seduta del consiglio comunale presenteremo una dettagliata relazione come atto di indirizzo affinché il Sindaco prenda atto della ineluttabilità della scelta da compiere: disattivare gli autovelox”.