Terni, domenica si vota per il ballottaggio Di Girolamo-Crescimbeni: ultime dichiarazioni

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DiGirolamo-CrescimbeniUltimo giorno di campagna elettorale per il Comune di Terni prima del silenzio obbligatorio di sabato e del voto di domenica 8 giugno per il ballottaggio tra Leopoldo Di Girolamo, candidato sindaco del centrosinistra, e Paolo Crescimbeni, candidato sindaco del centrodestra. Di Girolamo annuncia un “Patto per Terni sicura” mentre Crescimbeni rispolvera la vittoria di Gianfranco Ciaurro e dei risultati della sua amministrazione per proporsi come successore del professore stesso. Arriva inoltre un appello di alcuni candidati e iscritti del Pd a votare per il sindaco uscente e una nota, dal contenuto opposto, di Enrico Melasecche che attacca “il sistema Terni”.

DI GIROLAMO PATTO PER TERNI SICURA Lo staff del sindaco uscente fa sapere che questa mattina il gruppo di lavoro attivato in Prefettura, composto dalle forze dell’ordine e dalle istituzioni locali, ha portato a compimento il nuovo ‘Patto per Terni sicura’ la cui firma è prevista per i prossimi giorni. Leopoldo Di Girolamo spiega: “Il documento tocca tutti gli aspetti riguardanti la prevenzione individuando strumenti, competenze e azioni concrete per incrementare il livello di sicurezza del nostro territorio. I numeri ci dicono che il lavoro condotto dalle forze dell’ordine, in sinergia con le istituzioni e i cittadini, sta dando ottimi risultati. Lo confermano le brillanti operazioni messe a segno, che hanno portato anche ad un calo generalizzato dei furti in abitazione (-11% su base annua, dato Questura di Terni), un reato che colpisce direttamente i cittadini e che negli ultimi anni aveva registrato un’inquietante ascesa. Questa è la strada su cui proseguire e l’impegno delle istituzioni, dalla Prefettura alla Regione, fino alla Provincia e al Comune di Terni, dovrà realizzarsi in un’opera costante di supporto, anche attraverso una diffusione più ampia degli strumenti di video-sorveglianza che portano un beneficio diretto alle attività di prevenzione e repressione dei reati”.

CRESCIMBENI SI PROPONE COME EREDE DI CIAURRO Paolo Crescimbeni in una nota ricorda la figura di Gianfranco Ciaurro e si propone come sindaco in grado di rappresentare una diretta continuità con quell’esperienza amministrativa. Scrive Crescimbeni: “1993 – 2014 nostalgia di futuro. 1993 – Elezioni comunali: sotto il peso di una tangentopoli tutta ternana, la sinistra manca l’obiettivo di riconquistare il Comune. È ballottaggio. Lo sfidante è un liberale di nome Gianfranco Ciaurro: meno del 20% al primo turno, più del 50 al secondo. La voglia di ridare un futuro alla città batte la politica politicante 10 a 0.

1993/1999 – Dalla Cascata delle Marmore all’Obelisco di Pomodoro, da Collescipoli a Cesi, dal centro storico all’area industriale, da Gabelletta a Borgo Bovio, dalla Polymer a Borgo Rivo… Ponti, strade, piazze, palazzi pubblici, verde urbano, illuminazione, impianti sportivi e parcheggi, nuove opere e grandi interventi di recupero. Dopo decenni di abbandono e degrado, Terni rinasce bella e attraente.

Completamento del corso di laurea in Medicina (fino ad allora, c’era solo il triennio…). Nascita di quello in Economia. Mattone dopo mattone, a Terni adesso c’è l’Università, quella vera. E poi ritorna Umbria Jazz, Benigni vince tre Oscar con “La vita è bella” girato al Videocentro e negli ex stabilimenti di Papigno, acquistati e risistemati dal Comune, S. Valentino risorge, mostre e concerti, eventi e spettacoli attraggono in tanti da fuori-confine. Arrivano nuove imprese. La città ritrova fiducia. Roma è più vicina, Perugia è meno padrona.

Apre da zero lo Sportello del cittadino, le sedute del consiglio comunale vanno sempre in diretta tv, il Comune è tra la gente, per i ternani il Comune è casa propria. Senza bisogno di tessere in tasca, senza pagare pegno a nessuno. Il sindaco è di tutti. La ‘primavera di Terni’ non ha colore. Il rossoverde scala le classifiche.

Domenica 8 giugno 2014, ore 7-23 – Per regalarsi di nuovo un futuro, basta volerlo. Fermarsi un minuto e dire basta, oggi è il mio giorno, decido io, ho voglia di cambiare. Al primo turno ho già pagato pegno, al ballottaggio sono solo affari miei. Al diavolo le abitudini, se questo è il risultato. Cinque minuti per andare a votare. Cinque minuti per cambiare almeno cinque anni: sì, si può fare. Oggi lo farò. Al diavolo le ideologie, se Terni va a rotoli. Questa è la mia città. Qui non c’è più primavera, ormai da troppo tempo. Questa è la mia città, oggi decido io. E voglio farle un regalo”.

APPELLO ESPONENTI DEL PD A sostegno di Di Girolamo c’è un appello di alcuni esponenti del Partito Democratico che chiedono ai cittadini di votare per il sindaco uscente. Significativo che tra i firmatari ci sia l’ex assessore Marco Malatesta che non ha ottenuto la deroga per potersi ricandidare, e ci sono Giorgio Finocchio e Daniela Mercorelli che si erano a lungo battuti per far sì che il candidato sindaco del partito non fosse automaticamente Di Girolamo ma venisse scelto attraverso le primarie. L’appello è firmato anche da Marco Vinciarelli e Cristina Proietti Barsanti.

Questo l’appello:

“Il risultato delle elezioni europee del 25 maggio ci consegna un Paese che scommette sulla volontà di cambiamento e di riforme radicali per il rilancio dell’Italia. Gli elettori hanno affidato al PD e al Governo Renzi un ampio mandato sul tema delle riforme, del cambiamento e dell’ innovazione come temi di un’agenda politica italiana ed europea.

Questo risultato ha avuto un effetto positivo e trainante sulle elezioni amministrative regionali e comunali. Anche Terni ha potuto beneficiare di questo trend nonostante la proliferazione dei candidati a Sindaco e delle liste presentate.

Domenica 8 giugno gli elettori torneranno ad esprimersi per scegliere il Sindaco della nostra città: noi, candidati e iscritti al PD invitiamo gli elettori a recarsi alle urne esprimendo un voto per il candidato del PD e del centrosinistra, Leopoldo Di Girolamo.

Questa scelta può consentire alla città di mettersi in sintonia con i processi di innovazione, di riforme istituzionali, economiche e sociali in atto nel Paese di cui abbiamo estremo bisogno, anche in Umbria e a Terni.

La città ha bisogno di guardare avanti rifuggendo da sterili polemiche.

Terni deve scommettere sul futuro, sulle competenze, deve dotarsi di una visione strategica di ampio respiro, per i quali ci sentiamo oggi più di ieri, motivati nelle scelte e nell’impegno politico”.

MELASECCHE E IL SISTEMA-TERNI Il consigliere comunale Enrico Melasecche, rieletto nella lista I Love Terni, in una nota denuncia l’esistenza di un “sistema-Terni” che ricorda ciò che avviene, su scala nazionale, nella gestione delle grandi opere.

Il comunicato di Enrico Melasecche:

“Corruzione, indebito arricchimento, concussione, appropriazione indebita, posizione monopolistica dominante, gare gestite con ‘intenti fraudolenti’, appalti assegnati subdolamente senza gara, conflitti di interessi, favoritismi, voto di scambio, clientelismi, appaltopoli e parentopoli varie, tutti fenomeni che attraversano il Paese e che, a distanza di vent’anni dalla Tangentopoli nazionale e ternana in particolare, le varie procure sanciscono con indagini ed intercettazioni puntuali. I fatti che emergono in tutta Italia ci sbigottiscono e danno la prova che la politica, di destra, di centro e di sinistra ha fallito completamente nel suo compito e giustifica reazioni indignate di cittadini esasperati.

In Italia accade di tutto: le Procure di Milano, di Napoli, di Genova, di Palermo, di Taranto, persino oggi di Perugia, fanno emergere comportamenti illeciti sanzionati in modo puntuale che giungono a condanne non sempre da servizi sociali. Focalizzando lo sguardo sulla nostra Conca non possiamo che guardare con quanta disinvoltura Di Girolamo dichiari, con piglio per lui inusuale, che a Terni tutto è sotto controllo (può ben dirlo!), tutto funziona in modo egregio, salvo quanto sostiene qualche malpensante rompiscatole.

Il “Sistema Terni” è così ben oleato ed il sistema dei controlli è così inadeguato che ognuno può fare ciò che vuole, tanto nulla emerge o, se emerge, viene puntualmente riassorbito nel porto delle nebbie di Corso del Popolo e, male che vada, finisce con la ben nota salvifica prescrizione o, nella peggiore delle ipotesi, con un altrettanto salomonico patteggiamento. Per ricominciare da parte degli stessi soggetti a fare “politica & affari” nel senso più deteriore del termine nel ventre molle di un PD sempre più concretista ed onnivoro.

L’assuefazione finisce per far tollerare tutto e l’educazione che ne traggono i giovani è che non conviene combattere per una Italia migliore e per una Terni migliore, in fondo se “così fan tutti” e la fanno anche franca, perchè allora non farlo anche noi? Anzi, l’essere onesti, studiare per un concorso in Comune, in Provincia o al SII, è diventato quasi ridicolo…ti prendono da secchione, se non da cretino perchè troppo spesso altri sono i meccanismi che funzionano.

È vero che a fine anni ’90 ci fu un magistrato serio, un certo Zampi, che dimostrò come funzionava il “Sistema Terni”, nè più e nè meno di come funzionava e funziona il sistema Italia, ma in fondo quella fu una “anomalia” sostiene oggi qualche commentatore interessato. Zampi fu posto al ludibrio pubblico da sindaco ed utili corifei perchè la magistratura va bene ma solo se è “Democratica”.

Possibile che tutto venga normalizzato anche dopo che la Procura stessa, obbligata a farlo dall’iniziativa di un singolo cittadino e non su propria iniziativa, abbia dichiarato che la gara per il trasporto pubblico locale, con un unico partecipante, era avvenuta “con intenti fraudolenti” ma, guarda caso, il reato era prescritto? Ed il Comune paga! É possibile che tutte o quasi le gare, anche quelle succulente, avvengono con un solo concorrente o, se c’è un secondo, lo si massacra con tutti i mezzi, leciti o meno, in modo da farlo tacere per sempre (vicenda AIDAS, gara socio/sanitario)?

Tutte queste solo coincidenze, oppure segno ineludibile di un ‘Sistema Terni’ che ha imperato e pretende di sopravvivere a molti dei suoi interessatissimi attori?

Avanziamo seri dubbi alla riflessione di tutti coloro che scevri da appartenenze e, liberi di pensare ciò che la coscienza loro suggerisce, non intendono far parte del gregge belante e….brucante. Ma nessuno si illuda, comunque possa essere il responso delle urne, ormai di pascoli per costoro sono rimasti ben pochi ed il deserto che loro stessi hanno creato avanza inesorabile ed obbliga un numero sempre crescente di cittadini a riflettere e reagire”.

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