Clamoroso: esce una classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle province italiane ed il sindaco di Terni non si prodiga in un lungo ed auto-celebrativo comunicato stampa. Come mai? Perché questa volta Terni esce male, molto male, dalla graduatoria del quotidiano economico, perdendo ben 23 posizioni (solo Oristano fa peggio, con un -24). Terni passa dal 39esimo posto del 2013 all’attuale 62esima posizione. Uno scivolone che sarà stato preso malissimo da chi ha costruito gran parte della propria comunicazione e propaganda sulle classifiche del quotidiano economico (oltre che su quelle di Legambiente). Un modo di leggere la realtà che Terni Oggi ha più volte giudicato discutibile ritenendo che un’istituzione locale dovrebbe basare le proprie valutazioni su ben altri dati e sulla base del rapporto con i cittadini. In ogni caso, questa volta ci sarebbe da commentare un dato particolarmente negativo ed il sito del Comune di Terni tace.
LA CLASSIFICA Fermo restando tutti i limiti – più volte ribaditi – di un simile strumento, la classifica finale del Sole 24 Ore sulla qualità della vita tiene conto di molti fattori ed è composta da più graduatorie. Guardando quelle relative all’economia, pare di vedere una città in netto impoverimento con Terni che non raggiunge mai la parte alta della classifica tranne che per le pensioni. Tuttavia a preoccupare di più sono i dati relativi all’ordine pubblico visto che sono anche quelli più attendibili (poiché raccolti con lo stesso identico criterio in tutto il territorio nazionale basandosi sulle attività delle forze dell’ordine e sulle denunce dei cittadini): Terni risulta una delle province italiane in cui vengono commessi più furti nelle abitazioni.
NEL DETTAGLIO La classifica finale è il frutto di 6 sotto-classifiche a loro volta scaturite da 6 graduatorie su specifici aspetti. Quelle che seguono sono tutte le posizioni di Terni:
65esima per tenore di vita economico: 62esima nel valore prodotto, 69esima nella richezza dei privati, 58esima per spesa per beni durevoli, 49esima per inflazione, 51esima per l’abitazione.
65esima per affari e lavoro: 71esima per spirito di iniziativa, 51esima per propensione a investire, 63esima per crediti difficili, 47esima per export, 57esima per tasso occupazionale, 29esima per giovani imprenditori.
70esima per servizi ambiente e salute: 56esima per asili nido, 42esima per ecosistema, 68esima per clima, 87esima per sanità, 49esima per speranza di vita dei cittadini, 55esima per velocità della giustizia.
11esima per popolazione: 31esima per densità demografica, 13esima per tasso migratorio, 47esima per divorzi e separazioni, 28esima per indice giovinezza (rapporto tra under 15 e over 64), 21esima per formazione (numero medio di anni di studio), 33esima per stranieri (percentuali di stranieri regolari sul totale della popolazione).
71esima per ordine pubblico: 41esima per microcriminalità, 90esima per appartamenti svaligiati, 25esima per rapine, 88esima per estorsioni, 58esima per truffe frodi, 41esima per variazione (aumento o diminuzione) del numero dei reati tra il 2007 e il 2013.
43esima per tempo libero: 29esima per librerie, 58esima per sale cinematografiche, 64esima per ristorazione, 25esima per connessioni superveloci, 81esima per grande distrubuzione (rapporto tra abitanti e mq di superficie occupata da Gdo), 45esima per indice di sportività.
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