Dopo l’attentato nella redazione parigina del giornale satirico “Charlie Hebdo”, anche in provincia di Terni sono state intensificate le misure di sicurezza su possibili obiettivi sensibili. La decisione, presa sulla base delle indicazioni contenute nella direttiva emanata dal Ministero dell’Interno, è legata al rischio di azioni “a carattere emulativo”.
Questa mattina il prefetto Gianfelice Bellesini ha presieduto una riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia per rivedere l’intero quadro dei dispositivi di vigilanza in relazione ai possibili obiettivi sensibili del ternano, con particolare riferimento a locali istituzionali, edifici di culto e di preghiera, sedi culturali religiose ed organismi di stampa. Intensificati i controlli anche sulle principali arterie stradali e negli scali ferroviari. Massimo impulso, infine, è stato dato all’attività info-investigativa, per acquisire tutte le informazioni utili a prevenire eventuali azioni illecite.
Ha detto il prefetto: “Dopo i tragici fatti di Parigi, anche a Terni, come nel resto del Paese, siamo in stato di allerta e lavoriamo in stretto raccordo operativo con i vertici locali delle forze di polizia per rafforzare la sicurezza in tutti quei luoghi che potrebbero costituire oggetto di minacce. Nessun elemento sarà sottovalutato, per scongiurare che eventi simili possano riguardare anche la nostra comunità”.
All’ordine del giorno dell’incontro, anche questioni di interesse degli organi giudiziari per le quali sono intervenuti il procuratore generale presso la Corte d’appello di Perugia, Giovanni Galati, ed il procuratore della Repubblica di Terni, Cesare Martellino. “Ringrazio il Procuratore Galati – ha detto il Prefetto – per la grande attenzione verso questa provincia ed i temi che la riguardano. La sinergia tra gli apparati dello Stato, quotidianamente sperimentata a Terni, è una garanzia per il territorio e la sicurezza dei suoi cittadini”.