Ieri Andrea Liberati aveva denunciato la presenza a Nera Montoro di cumuli di scorie siderurgiche sotterrati da 70 anni con conseguente contaminazione ambientale. Oggi a quelle parole replica Italeaf, società che ha sede proprio a Nera Montoro e che è proprietaria della relativa area industriale. L’azienda in una nota spiega che, in merito alla bonifica di suoli e falde, sono già stati conclusi rilevanti interventi, sono attualmente in corso attività previste dai piani ambientali e sono stati programmati nuovi investimenti. Inoltre, secondo la società, i dati ambientali diffusi da Liberati sono “destituiti di ogni fondamento e hanno l’effetto di generare allarmismo e un’erronea percezione della situazione ambientale”.
I sette punti del comunicato di Italeaf: ”
1) Il Gruppo Italeaf, dalla data di acquisizione dell’area industriale di Nera Montoro, non ha ricevuto alcun conferimento di materiale di scoria, né quello di alcun altro tipo di rifiuto industriale, dall’AST di Terni;
2) L’utilizzo di materiali residui dalle lavorazioni di impianti industriali siderurgici per la realizzazione dei terrapieni per l’ampliamento dell’area produttiva, risalgono ad oltre 70 anni fa e sono testimoniati da numerosi testi di storia industriale del territorio oltre che dal progetto di bonifica delle acque di falda e dei suoli del quale si fa riferimento nel comunicato;
3) Il Gruppo Italeaf, con l’acquisizione dell’area, ha condotto dall’agosto 2010 e completato una intensa campagna di bonifica dei terreni, ai sensi del provvedimento del Comune di Narni n. 13820 del 27 giugno 2001, nonché della Determinazione Dirigenziale della Regione Umbria n. 2681 del 20 aprile 2011, che ha previsto un’opera di pre-caratterizzazione dei suoli da bonificare e il decorticamento e rimessa in pristino della viabilità interna (aree asfaltate) e di varie zone industriali con un investimento di Euro 1,75 milioni. In particolare, sono stati effettuati i lavori suddivisi in complessivi 5 lotti e riferiti a opere di pre-caratterizzazione dei terreni da rimuovere, rimozione di porzioni contaminate, smaltimento e recupero, ricopertura delle zone decorticate con idoneo terreno vegetale certificato, ripristino delle coperture in asfalto e/o calcestruzzo, realizzazione di nuove pavimentazioni in conglomerato bituminoso.
4) Italeaf ha, inoltre rilevato, gli impianti industriali di trattamento delle acque di falda con rilevanti capacità di processo. Tali impianti (chimico-fisico e biologico), comprendenti ben 48 pozzi di sbarramento verso il Nera, sono gestiti operativamente da TerniEnergia, secondo un contratto con Syndial SpA (gruppo Eni) con scadenza nell’esercizio 2021, per un corrispettivo complessivo annuo a Euro 1,3 milioni. In particolare, TerniEnergia opera nella manutenzione ordinaria e straordinaria, nella fornitura e gestione tecnico/amministrativa di chemicals e materiali tecnici e nello smaltimento dei rifiuti. Sono in attività: un impianto chimico-fisico (depurazione metalli, arsenico), un impianto di trattamento biologico (rimozione dei nitriti e nitrati, azoto ammoniacale). La capacità di trattamento è 65 m3/h.
5) TerniEnergia dopo l’acquisizione degli impianti ha previsto un ulteriore investimento di Euro 3 milioni circa sugli impianti biologico e chimico-fisico per l’adeguamento alle prescrizioni del progetto di bonifica delle acque di falda di Nera Montoro, approvato dalla Regione dell’Umbria nell’aprile del 2011. Infine, TerniEnergia ha elaborato un progetto ed è in attesa di completare l’iter autorizzativo (AIA) per l’ampliamento delle capacità di trattamento degli impianti esistenti e per la realizzazione di un nuovo depuratore con la finalità di avviare il business del trattamento di rifiuti liquidi speciali (es. agricoli, industriali, chimici organici e inorganici, etc.), aumentando le capacità competitive territoriali, le dotazioni impiantistiche e il bilancio di sostenibilità delle attività di depurazione, riducendo nel contempo il trasporto di questi materiali e favorendone il trattamento e il riciclo.
6) Con riferimento ai dati ambientali diffusi nel succitato comunicato, si rileva che gli stessi sono destituiti di ogni fondamento e hanno l’effetto di generare allarmismo e un’erronea percezione della situazione ambientale. Grazie agli interventi di bonifica condotti dagli impianti di trattamento TAF (impianto chimico-fisico), sia il piombo sia l’arsenico presenti nelle acque trattate si attestano intorno a 1 microgrammo/litro, dieci volte inferiori ai limiti di legge. Dette acque di falda vengono rilasciate in “tabella 2”, equivalente alla qualità delle acque profonde. Da Maggio 2010 le pompe di emungimento a funzionamento pneumatico, sono state sostituite con altre di tipo elettrico. La modifica ha comportato una migliore gestione operativa nonché una ottimale continuità di marcia.
7) Il Gruppo Italeaf, per la rigenerazione industriale dell’area industriale di Nera Montoro, ha affidato la redazione di un masterplan strategico alla Scuola di architettura e Società del dipartimento di architettura e studi urbani del Politecnico di Milano. Tale progetto è stato oggetto di attenzione da parte delle associazioni ambientaliste che lo hanno più volte evidenziato e presentato come “best practice” per il recupero e il rilancio evoluto di aree altrimenti destinate al degrado e all’abbandono. Oggi l’area occupa circa 200 persone in varie attività nel settore della sostenibilità e delle clean technologies: dalle energie rinnovabili al riciclo di materia, dalla progettazione impiantistica alla produzione di apparati elettronici, dall’energy management alla ricerca e sviluppo, dalla produzione aerospaziale all’industria ambientale”.