Nel 1977 mise a segno uno dei più lunghi dirottamenti aerei della storia, nel 1994 uccise la sua convivente. Dopo aver scontato 21 anni di prigione, Luciano Porcari, lo scorso giugno era stato scarcerato e poco dopo aveva fatto perdere le proprie tracce ed era stato rintracciato nel viterbese.
Ai giornalisti Porcari aveva detto: “Ora desidero soltanto incontrare mia figlia e sono disposto a tutto per farlo”. Per rintracciarla aveva anche cercato di avere notizie chiamando i carabinieri di Castel Viscardo, nell’orvietano. La stessa località dove nel febbraio del 1994 Porcari aveva ucciso la madre della giovane e sua ex convivente, Roberta Zanetti, infermiera di 27 anni, tagliandole la gola e ferendo con una fucilata la madre della giovane. Fu lo stesso Porcari a sostenere che l’omicidio ebbe come “elemento scatenante” la decisione del tribunale dei minori di togliergli la figlia e di affidarla alla madre.
Ed oggi Porcari è finito agli arresti domiciliari proprio per stalking nei confronti della figlia: la polizia ha eseguito un’ordinanza del gip del tribunale. Porcari è ora in un’abitazione della periferia di Terni.
