La discarica dell’acciaieria di Terni sarà trasformata in un parco pubblico cittadino e in un luogo di eventi, concerti, manifestazioni e mostre, grazie all’intervento di uno dei massimi esperti di riqualificazione industriale. E’ questo l’obiettivo del progetto di recupero e rinaturalizzazione della discarica di Valle dell’Ast di Terni, presentato oggi, in una conferenza stampa, dall’ad Lucia Morselli.
Ad occuparsi del progetto sarà Andreas Kipar, architetto paesaggista conosciuto a livello internazionale, che ha già al suo attivo la redazione di piani del verde in aree dismesse di città come Milano, Roma, Napoli, Torino e in progetti multidisciplinari nel bacino industriale della Ruhr, compreso il polo ThyssenKrupp di Essen. Al termine dei lavori, che verranno avviati a gennaio, la collina in cui sorge l’ex discarica – in cui nei decenni sono state accumulate le scorie prodotte dalla fabbrica – sarà coperta da 40 ettari riqualificati con la naturale biodiversità delle colline ternane, di cui 11 ettari di bosco. Lo spazio accoglierà anche un auditorium all’aria aperta, un’area mountain biking, un parco degli artisti dell’acciaio, diversi elementi di risalita in acciaio ripiegato e zone di relax con vista panoramica. Piante e alberi – è stato detto – completeranno il loro processo naturale in circa 30 anni, ma già dopo il primo anno i progettisti si attendono il ritorno del verde nella zona.
Sulla carta, anche in considerazione del progetto di recupero delle scorie per il quale è stato recentemente presentato il bando, si tratta di una vera svolta. Morselli ha affermato: “Con questo progetto si risolve un problema più che decennale, perché sono molti anni che vengono accumulate queste scorie ed è tempo di far diventare questo luogo da irraggiungibile ed ostile un luogo fruibile, di aggregazione e divertimento per tutta la popolazione”. L’ad ha quindi parlato di “riqualificazione ecologica e culturale”.
Secondo Kipar “una nuova industria produttiva ha la possibilità convivere con il territorio solo mentre lo coltiva in modo ambientalmente e socialmente responsabile e quindi non solo non inquina più, ma mentre produce rimedia anche alle disattenzioni del passato”. L’architetto ha quindi lanciato l’idea di proporre Terni quale Capitale europea del verde. Un’idea raccolta dal sindaco, Leopoldo Di Girolamo, anche lui presente all’incontro con la stampa.
L’ex discarica, è stato ricordato, fa parte del sito di interesse nazionale Terni-Papigno (di cui si è occupato anche lo studio Sentieri in merito agli effetti dell’inquinamento sulla salute), cioè un luogo da bonificare, collocato a ridosso della città e a pochi passi della cascata delle Marmore. “La messa in sicurezza dell’area è stata conclusa recentemente dall’azienda, grazie ad un progetto condiviso e approvato da ministero dell’Ambiente, Ispra, Regione, Provincia, Comune, Arpa e Asl che ha previsto il rivestimento della vecchia discarica e un programma di controllo e monitoraggio della situazione delle falde limitrofe alla collina”.