Incidente via Alfonsine, guidatore condannato a sei anni. Auto incendiata, morirono tre giovani

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incidente_via-alfonsinePer il maledetto incidente stradale di via Alfonsine avvenuto nella notte del 30 luglio 2010 in cui persero la vita tre giovani ternani e uno rimase ferito, il tribunale di Terni oggi ha condannato a sei anni e due mesi di reclusione il ventunenne che era alla guida della Fiat Punto. Le accuse per Tiziano Bordi sono di omicidio colposo, lesioni e guida in stato di alterazione psicofisica.

Sulla Punto alimentata a gas viaggiavano 5 ragazzi che poco prima avevano festeggiato proprio la patente di guida appena presa da Bordi. Giunti nei pressi delle loro abitazioni, in zona Cospea, l’auto aveva sbandato nei pressi di una curva finendo contro un albero, poi aveva preso fuoco. Prima che l’incendio divampasse, dalla vettura erano usciti solo il giovane al volante e un altro ragazzo che era sul sedile affianco. Gli altri tre amici che sedevano dietro (Alessio Venturi, Marco Pelini e Antony Bernardi) non erano invece riusciti a scendere dall’auto, rimanendo avvolti dalle fiamme e morendo carbonizzati.

Il pm Elisabetta Massini per il guidatore aveva chiesto al giudice Angelo Matteo Socci la condanna a sette anni e sei mesi di reclusione. I difensori del giovane – gli avvocati Elena Galli e Lucio Conte – avevano sollecitato invece la sua assoluzione perché “il fatto non sussiste”. Secondo la procura a provocare l’incidente sarebbe stata l’alta velocità alla quale procedeva l’auto, doppia rispetto al limite di 50 chilometri orari previsto in quel tratto, oltre all’effetto di alcool e cannabinoidi di cui il giovane avrebbe fatto uso prima di mettersi al volante.

I difensori del ventunenne hanno invece sempre sostenuto che a causare l’incidente e poi l’incendio sono stati i dissesti stradali e l’impianto a gas dell’auto non in sicurezza. I legali – che hanno già annunciato ricorso in appello – hanno contestato inoltre la correttezza delle analisi svolte sul loro assistito per accertare la presenza degli stupefacenti. I familiari dei ragazzi morti, presenti oggi in aula, non si sono costituiti parte civile.

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  • marco marongiu

    brutta storia. come la leggi fa male.

  • pedro

    A questo ragazzo che ha causato l’incidente , suppongo senza l’intenzione di ammazzare gli amici, hanno dato sei anni .
    All’albanese drogato ed ubriaco che nelle Marche ha travolto con un furgone quattro giovani quindicenni ,che andavano regolarmente in strada in bicicletta , uccidendoli sul colpo , non solo non hanno fatto scontare un giorno di carcere , ma addirittura lo hanno ospitato per tre anni in un residence al mare ( naturalmente a spese dei contribuenti Italiani) , prima di riaccompagnarlo alla frontiera con un auto di grossa cilindrata come da immagini del telegiornale dell’epoca , quindi con tutti gli onori riservati ad un’assassino , salvo poi ritrovarselo a vagabondare di nuovo vicino Porto San Giorgio qualche settimana dopo.
    Che bel paese questa nostra Italia!!!!!!