La 15enne che era scomparsa da Terni lo scorso 3 febbraio, Andreea Valentina, è stata ritrovata e sta bene. La polizia l’ha rintracciata a Roma, grazie ad un’operazione definita “complessa e delicata” nella quale sono state arrestate 3 persone.
A finire in manette con l’accusa di sequestro, tre cittadini rumeni – un uomo di 27 anni, una donna 27enne e una ragazza non ancora maggiorenne – che avevano convinto la 15enne ternana a seguirli e ad andare con loro. Proprio la più giovane, con la quale Andreea aveva un rapporto di amicizia, l’aveva pressata, dicendole che lo faceva per il suo bene e così lei si era lasciata convincere: il 3 febbraio era salita in auto con loro, allontanandosi da Terni.
I genitori, la sera stessa della sparizione, non vedendola rientrare si sono rivolti alla polizia e l’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico ha avviato subito le ricerche. Attenendosi alla procedura usata per le persone scomparse, attivando le indagini tecniche e avvalendosi del positioning, gli investigatori hanno localizzato la ragazza in una zona a sud di Roma. Restringendo il campo delle ricerche, hanno individuato l’abitazione dove la minore era segregata. Avuta certezza dell’identità della 15enne, che nel frattempo aveva cambiato look ma è stata lo stesso riconosciuta dal sostituto commissario Anna Maria Mancini per via di una cicatrice, ieri pomeriggio la polizia è intervenuta.
Coadiuvati nel blitz dai colleghi del posto, gli agenti hanno fatto irruzione nell’appartamento ed hanno trovato, in un ambiente degradato, i tre e la ragazzina, alla quale era stato sottratto il cellulare e la relativa sim card era stata distrutta. Mentre la ragazzina veniva riportata a Terni per essere riaffidata ai genitori, i due rumeni maggiorenni venivano portati a Rebibbia e la minorenne in un centro di prima accoglienza sempre a Roma.
Al momento non sono ancora chiari i motivi di quello che viene ritenuto un vero sequestro, ma qualsiasi piano avessero in mente per la giovane, la polizia di Stato, coordinata dal sostituto procuratore Marco Stramaglia, l’ha fatto saltare.
