“Il mio più grande rimpianto è stato non essere riuscito a portare la Ternana in serie A nel 2003/2004, magari ci riuscirò da allenatore”. Così Riccardo Zampagna, bomber ternano doc, alla presentazione del libro “Ex: storie di uomini dopo il calcio”, del giornalista del Corriere della Sera Matteo Cruccu, che lo vede fra i protagonisti insieme ad altri nove esponenti del calcio degli anni ’80 e ’90.
Alla libreria Feltrinelli, dove l’attaccante era presente insieme all’autore del libro e al giornalista Vicenzo Carducci che moderava l’incontro, Zampagna ha ripercorso le tappe della sua carriera e ha appunto spiegato il suo maggior rimpianto nel corso della carriera, legato alla squadra di cui è tifoso da sempre, che ha seguito in Curva Est prima di diventarne anche giocatore. Non bastarono 20 reti in 41 gare: in quella stagione, i rossoverdi guidati prima da Beretta e poi nelle ultime nove giornate da Bolchi, dopo essere stati a lungo in zona promozione, chiusero settimi, nell’unico campionato cadetto della storia in cui – dopo lo “scandalo Catania” – salirono nella massima serie sei squadre.
Zampagna è attualmente allenatore. Dopo aver guidato il Macchie, in Prima Categoria, quest’anno è alla guida dell’Assisi, campionato di Promozione, secondo in classifica insieme all’Orvietana (oggi nell’ultimo turno è impegnato ad Acquasparta) e già ammesso ai playoff: “Fare l’allenatore mi ha cambiato molto come uomo – ha spiegato – perchè rispetto a quando giocavo mi devo gestire, devo frenare l’istinto e la grinta”. Poi il sogno, di poter allenare un giorno fra i professionisti e magari la sua Ternana. Chissà, magari col tempo (e col patentino di prima categoria) il sogno potrebbe anche avverarsi.