La musica ternana “alta” cresce: riparte l’Orchestra Sinfonica Stanislao Falchi. Il concerto inaugurale si terrà domenica 8 maggio alle ore 18 con un programma che prevede la Sinfonia 40 in sol minore K550 e il concerto per clarinetto ed orchestra in La Maggiore KV 620. Direttore d’orchestra Emiliano Randazzo, clarinetto Stefano Carsili: “Si tratta di un grande regalo i cittadini ternani amanti della musica sinfonica”, spiega Matteo Sperandio, che dell’orchestra è il primo violino di spalla.
Come detto, si tratta di una ripartenza, perchè l’Orchestra Sinfonica – intitolata al grande talento ternano che fu anche direttore del conservatorio Santa Cecilia di Roma- ha in realtà quasi 80 anni, essendo nata nel 1937 a Terni, inaugurata nientemeno che da Pietro Mascagni. Per oltre 30 anni è stata un punto di riferimento per il settore ed ha avuto grandi direttori d’orchestra, fra i quali Alessandro Casagrande, cui oggi è intitolato il concorso pianistico, che la diresse stabilmente dal 1943 al 1960. Dal 1969 l’Ente Sinfonico Stanislao Falchi – questa la denominazione negli anni d’oro – passò soprattutto ad organizzare concerti eventi cameristici.
Oggi riparte, con la nuova denominazione, grazie all’incontro fra la professoressa Lucia Di Veroli, presidente dell’orchestra Talenti d’Arte, che ha all’attivo 55 concerti in poco più di due anni di vita, svolti da Milano a Napoli, passando per le più belle basiliche romane, fino ad arrivare a Budapest: “Fondamentale – spiega Sperandio – è stata la ricerca storica svolta dal professor Maurizio Gambini,violoncellista dell’orchestra, che ha svelato come fosse intimamente connessa alla vita dei cittadini ternani, l’attività dell’orchestra sinfonica: venivano infatti reclutati, dai vertici delle acciaierie, dei musicisti che,accettato di svolgere le proprie prestazioni musicali a titolo gratuito, venivano ricompensati con il posto fisso. Da qui la volontà di estendere l’organico cameristico dei Talenti d’Arte, farne una evoluzione sinfonica e ridare alla città di Terni una orchestra stabile,fatta da musicisti ternani, intitolandola proprio a Stanislao Falchi”.