Como-Ternana 1-2
COMO (3-4-2-1) Scuffet 6.5 Ambrosini 6 Cassetti 7 Casasola 6.5 Marconi 6.5 La Camera 6 (34’st Lanini sv), Basha 6.5 Cech 6 (20’st Tentardini 6) Barella 6.5 Cristiani 5 (38’st Scapuzzi sv) Ganz 5.5 A disp: Crispino, Andrenacci, Ghezzal, Brillante, Gerardi, Cicconi. All. Cuoghi 6
TERNANA (4-2-3-1) Sala 6.5 Zanon 6 Gonzalez 5.5 Meccariello 5.5 Valjent 6 Busellato 5.5 Palumbo 6.5 (20’st Vitale 6) Janse 5.5 (34’st Avenatti 7) Falletti 6 (10’st Belloni) Furlan 5.5 Ceravolo 6 A disp. Gava, Gondo, Zampa, Troianiello,Grossi, Santacroce. All. Breda 6
ARBITRO: Ripa di Nocera Inferiore (assitenti: Margani-Rocca IV Uomo: Sozza)
MARCATORI: 37′ pt Marconi (C); 41’pt Palumbo (T), 48’st Avenatti (T)
NOTE: Giornata fresca, terreno di gioco in pessime condizioni. Spettatori 2000 circa. Ammoniti: Ambrosini (C), Palumbo (T), La Camera (C), Ganz (C), Meccariello (T), Tentardini (C), Gonzalez (T) Calci d’angolo: 2-8 Recupero. 2’pt 5’st
Vittoria a Como, ma che fatica! C’è voluta una giocata di Avenatti, all’ultimissimo secondo per battere i lariani e mettere (quasi) in frigo la salvezza. Ma la sfida del Sinigaglia conferma che i problemi di questa squadra sono nella testa prima ancora che nei piedi. Perchè è vero che la squadra ha preso un palo, ma è anche vero che più spesso avrebbero anche potuto perdere e che se alla fine sono arrivati i tre punti è anche perchè se il Como è ultimo, in fondo un motivo ci doveva pur essere.
LA PARTITA – Breda sceglie Palumbo al posto di Zampa, con Meccariello terzino e Valjent in mezzo insieme a Gonzalez. Tanti assenti in un Como che è costretto a portare due della Primavera in panchina. I lariani sono ormai in disarmo: aspettano soltanto la matematica, ma da tempo hanno già la testa in Lega Pro. Nonostante questo, onorano il campionato e non concedono niente. La Ternana dovrebbe avere più fame e invece si fa incredibilmente irretire dalla formazione di Cuoghi che mantiene uno sterile predominio, si difende in maniera accorta e sfrutta i contropiedi. Quella di Breda, invece, presa dalla foga di dover vincere, sbaglia tutto lo sbagliabile, dai calci d’angolo, ai gol a porta vuota.
Si capisce subito che non sarebbe stata per niente una domenica facile: subito in avvio, i il Como va vicinissimo al gol: soltanto Meccariello che si frappone fra lui e la palla impedisce a Ganz di girare in rete un pallone raccolto su uno svarione di Zanon. La Ternana ha una prima buona reazione, con una girata alta di Falletti (7′) e quindi con un destro di Janse (9′), ben servito da Ceravolo, che costringe Scuffet alla deviazione in angolo. Ma è un fuoco di paglia: al 17′ Valjent si oppone col corpo ad una conclusione di Barella, poi su una punizione di Furlan, Ceravolo spizza in rete ma commette fallo in attacco e l’arbitro annulla.
Sala para a terra una conclusione di Basha (25′), poi la “dura legge del gol”, quella che è sempre in agguato quando si parla di calcio, punisce i rossoverdi. Falletti al ci prova di controbalzo dal limite dopo un errore di Barella: calcio d’angolo. Un attimo dopo (37′) arriva il vantaggio del Como: Ganz lancia Marconi che dai 18 metri in diagonale batte Sala. Pur in una giornata storta, la Ternana riesce comunque a non scomporsi del tutto e al 41′ trova – invero un pò fortunosamente – il pari: Palumbo controlla al ,limite dell’area e si gira, sinistro a cercare l’angolo lontano e Scuffet che non c’arriva. Il pari non riesce però a scuotere finalmente i rossoverdi, che anzi rischiano due volte di capitolare prima del riposo. La prima volta subito dopo il pari (angolo di La Camera e Ganz per poco non segna di testa), l’altra al minuto 43, quando Meccariello non spazza su Marconi e libera Cristiani che colpisce male al volo praticamente sottporta. Lo stesso errore che fa Meccariello nel recupero su angolo di Furlan.
Alla ripresa ci si aspetterebbe una Ternana più viva e invece no. Qualche occasione sporadica, anche ben costruita, ma pochissima concretezza. L’inizio però è del Como, con un tiro al volo (6′) di Barella che va alto di poco. La Ternana risponde con idee confuse: al 9′ da Valjent a Ceravolo, palla che taglia l’area di rigore e Janse che non l’aggancia. Al 12′ gran girata di Ceravolo dopo aver saltato un difensore, deviata in angolo da Scuffet poi Belloni fa tutto bene, saltando anche il fuorigioco, ma davanti a Scuffet si fa incredibilmente stoppare dal portiere stesso al momento del dribbling. Poi al 18′ Valjent centra il palo, su corner di Furlan (e subito dopo, Meccariello non riesce a girare in porta la deviazione).
E’una Ternana che si fa divorare dalla fretta: il Como della ripresa è ben diverso da quello del primo tempo e mostra tutti i limiti di una squadra in fondo alla classifica, ma i rossoverdi proprio non ce la fanno ad accettare i tantissimi gentili omaggi offerti dai lariani. Quello del 29′ è davvero incredibile, con Ceravolo che tutto solo, in contropiede, non riesce ancora una volta a dribblare Scuffet. Sulla prosecuzione, con la Ternana tutta sbilanciata, è il Como con Ganz a mangiarsi un clamoroso contropiede solo davanti a Sala che è bravo ad arrivarci con la mano e subito dopo blocca il tiro in estensione. Il Como sfiora ancora il gol con Casasola, poi su calcio d’angolo Meccariello sfiora il vantaggio con uno stacco aereo. Poi, nel recupero, quando nessuno più se l’aspettava, il gol pesante come il piombo. Lo segna Avenatti, che aveva preso il posto di Janse: cross di Zanon e stacco di testa. Come l’anno scorso a Modena, è ancora l’uruguayano a mettere (probabilmente) il sigillo sulla stagione: i playout ora sono lontani 7 punti, basterà non sbagliare sabato col Cesena. Il Como invece, dopo questa gara, retrocede ufficialmente.