Ieri mattina, alla libreria Feltrinelli, si è tenuta l’annuale assembla dei soci di Terni Valley, che ci viene raccontata dalle parole del vicepresidente, Michele Martini:
“Attraverso due intense ore di discussione, ci siamo confrontati apertamente per discutere sul funzionamento dell’associazione, sulle attività dei nostri gruppi di lavoro, sulle modalità di partecipazione democratica. Ci siamo confrontati sulle nostre ambizioni e sulle nostre speranze. Questa mattina abbiamo parlato di politica.”
“Una parola che oggi, a Terni, ha un significato distorto ed un sapore nauseabondo. La politica in questa città è stata essenzialmente un cavallo di Troia, attraverso il quale individui che in altre società non avrebbero avuto alcun successo personale sono riusciti ad assicurarsi delle rendite di posizione. Tutto ciò mentre la città affonda nel fango del dissesto finanziario, la pagina più nera di una tragedia dall’esito scritto da tempo. Questa non è la politica nella quale crede Terni Valley.”
“In questo primo anno e mezzo di attività abbiamo incontrato tante persone che non dovevano difendere una poltrona, mentre la città annaspava. Abbiamo incontrato disoccupati, lavoratori, imprenditori, professionisti, pensionati, studenti. Ci siamo seduti intorno a un tavolo e, prima di tutto, abbiamo ascoltato. In secondo luogo, abbiamo costruito. A testa bassa, con il metodo che ci caratterizza, abbiamo coinvolto e formulato una nuova idea di città. Nei nostri sogni esiste un’altra Terni. Siamo sicuri che, nel segno della nostra libertà di pensiero, quei sogni si trasformeranno in realtà.”