Il 6 e 7 maggio circa 15mila aventi diritto di Narni, Attigliano e Parrano saranno chiamati alle urne per le amministrative. A Narni la campagna elettorale è già entrata nel vivo. Sono cinque i candidati alla successione dell’uscente sindaco Stefano Bigaroni. Il centrosinistra cerca la riconferma candidando Francesco De Rebotti, 38 anni, attuale assessore Pd alla cultura. Sergio Bruschini, 50 anni, è invece il candidato del Pdl di cui è attualmente capogruppo in Comune. Gianni Daniele, dentista di 57 anni, è a capo della lista civica Tutti per Narni. Giancarlo Marcotulli 66 anni è a capo della lista Marcotulli sindaco. Franco Scoccione 76 anni guida invece la lista civica dal nome più lungo: Con i cittadini per cambiare nel futuro di Narni e il suo territorio.
Francesco De Rebotti è sostenuto da Pd, Psi, Idv, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, la lista civica Moderati per Narni e Sinistra, Ecologia e Libertà. Fin da subito ottimista ha dichiarato: “Vinceremo le elezioni, su questo non ci sono dubbi”. Con il progetto LaVOrizonte la coalizione, divisa in cinque commissioni, è al lavoro per “l’elaborazione di un programma di governo serio, credibile”. L’invito rivolto a tutti i cittadini di Narni è quello di partecipare alla costruzione del programma intervenendo nella pagine Facebook aperte dai coordinatori delle commissioni.
Nonostante siano riusciti a trovare un accordo per una candidatura condivisa, non sono mancate le polemiche tra i partiti che sostengono De Rebotti. Il Psi ha infatti protestato per la rinuncia alle primarie per la scelta del candidato e ha accusato senza tanti giri di parole i “comunisti, in primo luogo Sinistra, Ecologia e Libertà”. L’accusa dei socialisti ha scatenato un’escalation di botta e risposta tra i due partiti. A rincarare la dose è arrivato Enzo Proietti Grilli, assessore comunale colui che il Psi avrebbe voluto candidato sindaco. “Non fare le primarie – ha dichiarato Proietti Grilli – è stato un grosso errore politico, perché chi fosse uscito vincitore da queste consultazioni sarebbe stato più forte, ma tant’è, ormai la frittata è fatta”.
E’ soprattutto da Alessandro Amici, che ha lasciato il Pd per sostenere Daniele, che sono giunte le critiche più forti al centrosinistra: “Da uomo di sinistra partecipo al progetto civico portato avanti dall’amico Gianni Daniele perché lo considero nuovo, in grado di proporre un progetto di sviluppo per la città, altrimenti chiusa nell’asfittica certezza della vittoria di un centrosinistra locale, debole e sterile, che, non avendo prospettive per Narni, pensa solo a rimanere al potere”.
Screzi e polemiche interne hanno finora contraddistinto anche la campagna del Pdl. Come Amici, anche Alfredo Di Paolo, consigliere comunale, ha abbandonato il suo partito (in questo caso il Pdl) per sostenere Daniele. “Non mi è piaciuto il criterio adottato dal Pdl – ha motivato la scelta Di Paolo – per scegliere il candidato a sindaco, dunque ho deciso di aderire al progetto di Gianni Daniele perché ritengo che sia l’unico in grado di offrire ai cittadini garanzie per un vero cambiamento di rotta nell’amministrazione del nostro comune, ormai portato alla deriva da una maggioranza ottusa e schiava degli schemi di regime, imposti dal Partito Democratico e dai suoi alleati”. La risposta del coordinatore provinciale del Pdl Alfredo De Sio è stata netta: “Siamo rispettosi delle scelte politiche che liberamente ogni singolo può decidere di assumere. Ciò che non è accettabile, però, è l’ipocrisia di nascondere, dietro ad aspetti di forma inesistenti, decisioni che sono esclusivamente di natura personale”.
Il Popolo della Libertà punta quindi su Sergio Bruschini che fa della lotta allo sperpero la sua bandiera elettorale: “Basta giunte affollate e basta con gli sprechi, se verrò eletto nominerò solo quattro assessori che dovranno lavorare a stretto contatto con altrettanti dirigenti”. Un altro obiettivo è quello di rendere efficace e meno elefantiaca la burocrazia: “Cercheremo di semplificare subito la macchina amministrativa e burocratica per offrire i servizi al cittadino e non invertire i ruoli come sembra accadere adesso”. Parole d’ordine sono tradizione e fantasia: “La tradizione, è quella narnese trasmessaci da nonni e padri e che ci ha permesso di costruire importanti realtà come la Corsa all’anello. La fantasia è, invece, l’elemento che ci aiuterà a trovare gli stimoli giusti per dare una guida diversa a questa città e nuove speranze ai nostri concittadini”. Bruschini è appoggiato anche da La Destra, mentre sono in corso contatti con l’Udc.
Per quanto riguarda le liste civiche, Tutti per Narni guidata da Daniele è la più accreditata a fare incetta di voti. Il Psi ha già polemizzato con il candidato che si presenta come espressione della società civile, mentre per i socialisti è “di centrodestra”. “L’adesione da parte di Italia Federale – è la tesi del Psi – ha dato vita ad una convergenza cercata e bene accettata che dimostra, senza dubbio, la collocazione di Daniele nel centrodestra”.
Gianni Daniele, continua invece a presentarsi come trasversale e non collocabile politicamente, e ha già fatto sapere che qualora fosse eletto rinuncerebbe ad ogni tipo di stipendio e compenso. “Se divento sindaco, né io, né i miei assessori prenderemo un centesimo” ha promesso il dentista narnese. Con i soldi risparmiati Daniele ha intenzione di creare un fondo per il sostegno delle attività giovanili. Altro caposaldo del suo programma è lo sviluppo del turismo ed un atteggiamento più competitivo nei confronti di Amelia a cui, per colpa degli amministratori di Narni è “andato tutto, dalla compagnia dei carabinieri al distaccamento dei vigili del fuoco ai comandi della Finanza e della Forestale”. In sintesi Daniele descrive una “Narni, alla deriva, mal governata e tutta da rifare”. Ad appoggiarlo Futuro e Libertà e Italia Federale.
Giancarlo Marcotulli, ex infermiere ora in pensione, a capo della lista civica Marcotulli sindaco, ex consigliere comunale del Pd ora dichiara guerra proprio al Partito Democratico: “Con la nostra lista civica abbiamo l’obbiettivo di portare il Pd fuori dal Comune”. Avanti con gli slogan di “meno costi della politica e più trasparenza”, Marcotulli si dice pronto a rinunciare all’indennità di carica nel caso in cui fosse eletto sindaco. Non risparmia critiche durissime alla Giunta che ha appoggiato fino a pochi mesi fa: “Questa è la Giunta peggiore che io abbia mai visto in tanti anni di carriera politica”. Infine si propone antipartitico: “I partiti a Narni sono penetrati da comitati di affari, i cittadini devono avere più democrazia e più trasparenza”.
Franco Scoccione è a capo della lista civica “Con i cittadini per cambiare nel futuro di Narni e il suo territorio”. Una lunga carriera nei partiti politici e nel Psdi, negli ultimi 25 anni Scoccione è rimasto fuori dalla politica: “La passione mi ha portato a scendere di nuovo in campo”. Non si colloca ne a destra ne a sinistra ne al centro. Scoccione punta su un programma pragmatico: “Prima di tutto è necessario ripristinare la viabilità di via Garibaldi, poi riaprire i parcheggi di fronte al Comune per ridare un po’ di ossigeno ai commercianti. La viabilità di Narni Scalo è nel caos e, se sarò eletto, sono certo riuscirò ad adottare modifiche per migliorare la sicurezza dei pedoni”.
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