Grande attesa per gli esiti della riunione al Mise sul futuro dell’Ast. All’incontro, che era in programma per le ore 15 ma che è iniziato in ritardo, partecipano Thyssenkrupp, sindacati nazionali e provinciali e istituzioni locali. L’attenzione è concentrata soprattutto sul ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi che ieri ha chiesto ed ottenuto il rinvio della riunione ad oggi e da cui ci si aspetta quindi una proposta.
Ora, alle 16,30, i rappresentanti dei sindacati dell’Ast di Terni sono a colloquio proprio con il ministro Guidi, per cercare di trovare la strada che porti ad un’accordo con l’azienda che fino ad oggi è sembrato irraggiungibile. Sindacati che ieri hanno avanzato critiche ed espresso preoccupazione per l’incontro fallito 24 ore. Ritengono inoltre che l’esito del tavolo di oggi sia in qualche modo intrecciato con il voto in Senato sul Jobs Act del Governo Renzi. La riforma che riguarda il mondo del lavoro contiene infatti diverse misure che potrebbero cambiare, in parte, i contenuti della trattativa. C’è quindi l’ipotesi che si voglia attendere l’esito della votazione in Senato prima di entrare nel merito del dibattito sul piano industriale delle acciaierie di Terni (nonostante il voto di palazzo Madama di oggi non sia decisivo poiché il Jobs Act dovrebbe poi essere approvato anche dalla Camera).
Aggiornamento ore 17,30: Attualmente all’incontro ristretto tra Governo e sindacati sono presenti il ministro Federica Guidi, il sottosegretario al lavoro, Teresa Bellanova e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio.
Aggiornamento ore 18,15: Al momento, dagli incontri al Mise non viene fatto trapelare quasi nulla. Intanto procedono a rilento i lavori al Senato: probabilmente le votazioni del Job Acts termineranno dopo le ore 22. Se, come ipotizzato da alcuni, per iniziare la trattativa vera e propria sul futuro dell’Ast si attendesse effettivamente l’esito di quella votazione, ci sarebbe ancora da attendere molte ore e, probabilmente, si avrebbe un’altra nottata di attese.
Aggiornamento ore 18,45: Il senatore Stefano Lucidi ha chiesto in aula che il ministro Guidi vada a riferire in Senato sulla vertenza Ast. Ha affermato il parlamentare del Movimento 5 Stelle: “Ritengo che il Parlamento debba essere informato su quella che è una questione fondamentale per l’economia italiana”.
Aggiornamento ore 19,40: Proseguono le riunioni separate. Dopo l’incontro con tutti i sindacati e quello ristretto ai sindacalisti nazionali, ora, e da un paio di ore, i rappresentanti del Governo stanno discutendo con l’ad di Ast, Lucia Morselli.
Aggiornamento ore 20,50: Il Governo sarebbe riuscito a strappare alcune concessioni da parte dell’azienda: dopo alcune ore di confronto con Guidi e Delrio, Morselli avrebbe dato l’ok per ridurre i tagli sul costo del lavoro (minori esuberi e minori decurtazioni dai salari integrativi). I sindacati giudicherebbero ancora insufficienti i passi avanti registrati fin’ora.
Aggiornamento ore 21,35: I rappresentanti dei sindacati sono in attesa di un nuovo incontro con l’azienda ma, fanno sapere i presenti, le delegazioni sono pessimiste sulla possibilità di trovare un accordo.
Aggiornamento ore 22,20: Il Governo ha avanzato la propria proposta con il tentativo di mettere d’accordo le parti. Ora azienda e sindacati si sono presi del tempo per fare le proprie valutazioni, quindi forniranno le loro risposte.
Aggiornamento ore 23,50: Sia l’azienda che i sindacati hanno rifiutato la proposta del Governo. La trattativa riprende ma la situazione ora appare particolarmente difficile.
La proposta del Governo prevedeva 290 esuberi, 110 milioni di investimento, lo spostamento a Terni della linea di laminazione di Torino, mobilità volontaria e incentivata e ricollocamento dei lavoratori, mantenimento di importanti istituti contrattuali e il rinvio al confronto in sede aziendale per altri istituti del contratto integrativo. Una proposta che si discostava di poco da quanto avanzato pubblicamente da Thyssenkrupp.
I sindacati hanno definito “inaccettabile quanto indicato dall’esecutivo”. Più preoccupante l’indiscrezione secondo cui avrebbe rifiutato anche l’azienda: in questo caso verrebbero confermati i passi indietro registrati già nella giornata di ieri.
Aggiornamento ore 00,15: Ulteriori voci si uniscono a quelle che indicano il rifiuto della proposta governativa da parte dell’azienda. Si parla di una chiusura totale da parte dell’ad di Ast, Morselli.
Aggiornamento ore 01,15: Il tavolo è saltato: non c’è nessun accordo sul futuro dell’Ast tra azienda e sindacati. Ora la preoccupazione è massima.