Questa mattina a palazzo Chigi si è parlato delle acciaierie di Terni: c’è stato un incontro di oltre mezz’ora tra il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, e la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. Secondo quanto reso noto, sono soltanto state ribadite le solite richieste di intervento diretto del premier a cui sono seguite le solite risposte e le solite rassicurazioni.
L’incontro a tre è avvenuto a a margine del vertice tra i presidenti delle regioni ed il premier sulla legge di stabilità. Marini riferisce che “è stato molto importante e significativo perché è di fondamentale importanza che la vicenda di Ast sia seguita in prima persona dal presidente Renzi. Questo è ciò che con forza abbiamo chiesto noi rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, le organizzazioni sindacali e gli stessi lavoratori. Il presidente del Consiglio mi ha riconfermato la grande attenzione con la quale il Governo segue la vertenza Ast, annunciando che già nei prossimi giorni il Governo svolgerà un incontro (è stato convocato ieri sera dalla Guidi per il 29 ottobre prossimo) con i vertici di Thyssenkrupp”.
“Successivamente – ha aggiunto Marini – tornerò ad incontrare il presidente Renzi e il ministro Guidi, per fare il punto della situazione, e anche per valutare specifiche azioni tese a tutelare l’attività produttiva delle acciaierie e dell’occupazione”. Da Roma, Marini si è recata poi a Terni per incontrare il sindaco, Leopoldo di Girolamo, per riferirgli dei contenuti dell’incontro avuto a Palazzo Chigi.
Aggiornamento ore 13: La presidente Marini ha informato Di Girolamo sull’esito dell’incontro avuto in mattinata a Palazzo Chigi poi entrambi sono tornati sull’episodio della notte scorsa che ha visto protagonista l’amministratore delegato di Ast. “Da quello che si è appreso dalle agenzie di stampa – hanno detto Marini e di Girolamo – l’amministratore delegato avrebbe fatto dichiarazioni di apertura su assetti produttivi, occupazione e investimenti. Ne prendiamo atto, se è così ci aspettiamo che lo ribadisca anche ai tavoli istituzionali”. Se quindi Di Girolamo e Marini vedono il bicchiere mezzo pieno, completamente diversa è la lettura del senatore ternano del Pd Gianluca Rossi e dei sindacati, pronti a cogliere la palla al balzo per delegittimare la manager (qui l’articolo).