Ast, tavolo al Mise, una maratona di 40 ore non basta per trovare un accordo: nuovo rinvio

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mise ast 2Poco prima di mezzogiorno, al ministero dello Sviluppo economico, è iniziato l’atteso tavolo sul piano industriale dell’Ast. Un incontro che, secondo il ministro Federica Guidi, sarà decisivo. Oltre a Guidi, sono presenti i sindacati, l’ad di Ast Lucia Morselli, il sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova, e i rappresentanti delle istituzioni locali.

Prima dell’inizio dell’incontro Bellanova ha dichiarato: “Ora ci andiamo ad occupare di persone in carne e ossa. Auspico che tutte le parti si predispongano ad un’intesa”.

Entrando al ministero il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha dichiarato: “Le condizioni sono difficili, siamo qui per verificare se ci sono le basi per aprire la trattativa. Per noi questa condizione è togliere il limite dei due anni per il secondo forno. Oggi ci aspettiamo che ci sia la possibilità di acquisire certezze che ora non abbiamo sul piano industriale: possibilità concreta di investimenti futuri, mantenimento dei due forni e una prospettiva temporale sono le condizioni per aprire il confronto. Ci auguriamo di partire da un piano industriale concreto”.

Entrando al Mise, il segretario nazionale della Uilm, Mario Ghini, ha affermato: “Oggi va fatto l’accordo, è la giornata per trovare le condizioni per farlo, siamo al dentro o fuori, non c’è più tempo per i rinvii, o si supera lo scoglio o si impantana la trattativa. Non ci possono essere rinvii”. Anche per Ghini le condizioni per una trattativa sono: “Il mantenimento dei due forni, che l’impianto non scenda sotto il milione di tonnellate e sia mantenuto un organico in funzione di questo livello produttivo. Un dato positivo è che il Governo ha sposato la nostra linea su un piano industriale su quattro anni”.

La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini intervenendo questa mattina ad Agorà sui Rai tre, ha affermato: “Stiamo lavorando non solo per evitare i licenziamenti ma per il futuro dello stabilimento dell’Ast. Secondo Marini, sul tema del futuro delle acciaierie di Terni si dovranno “confrontare anche Governo e istituzioni europee”.

Il segretario generale della Ugl Metalmeccanici, Maria Antonietta Vicaro, entrando al ministero ha detto:”La partita oggi è difficilissima, un braccio di ferro, siamo pronti alla trattativa a oltranza. Dopo quattro mesi di incontri e 27 giorni di sciopero oggi è decisivo, non ci sono più cose da mettere in campo, vedremo se riusciremo ad avere un’ipotesi di accordo da portare domani in assemblea, l’alternativa sarebbe un inasprimento della lotta dei lavoratori”. Vicaro ha anche sottolineato come nei giorni precedenti si fossero visti degli spiragli, ma che nell’incontro di ieri a Monaco la ThyssenKrup abbia di fatto riproposto il piano di luglio.

Aggiornamento ore 13: Al tavolo a cui siedono al momento i sindacati nazionali, i rappresentanti del Governo e l’azienda, si discute delle garanzie richieste dai sindacati.

Aggiornamento ore 13,30: Al tavolo ristretto è stato deciso che la trattativa andrà avanti ad oltranza (questo lo aveva già annunciato il ministro Guidi) e che, almeno per ora, le Rsu non parteciperanno. Si ritiene possibile giungere ad un accordo ma non arriverà in breve tempo. Il coordinatore nazionale della Siderurgia Fim-Cisl, Sandro Pasotti, spiega: “Abbiamo convenuto di iniziare una trattativa non stop fino a una possibile anche se non certa intesa. Cambia quindi il programma e le assemblee programmate per domani sono sospese in attesa di una possibile ipotesi di accordo. Abbiamo verificato la disponibilità dell’azienda a esplorare tutti i punti, crediamo si possa iniziare la trattativa finale. Lavoriamo per un accordo che rilanci Ast”.

Aggiornamento ore 14,30: Durante la pausa pranzo Ghini ha detto: “La trattativa procede ad oltranza per verificare se esistono le condizioni utili a trovare un’ipotesi di accordo”.

Aggiornamento ore 15: Dopo la pausa-pranzo la trattativa è ripresa ma senza il ministro Guidi che è impegnata in Parlamento nella discussione della mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle proprio per la gestione della vertenza Ast che i pentastellati giudicano del tutto inadeguata. Il ministro tornerà a sedere al tavolo più tardi.

Aggiornamento ore 16,50: Prosegue il tavolo al Mise. Sindacati, azienda e Governo stanno trattando sui singoli punti della proposta di accordo presentata dal Governo lo scorso 9 ottobre e che, in quell’occasione, era stata rifiutata sia dall’azienda che dai sindacati.

Aggiornamento ore 18,15: A differenza di quanto riportato in precedenza, per oggi non era prevista la discussione della mozione di sfiducia del ministro: Guidi si è momentaneamente allontanata dal tavolo per altri impegni. Prosegue intanto la discussione tra sindacati, azienda e esponenti del Governo.

Aggiornamento ore 19,20: La deputata del Movimento 5 Stelle, Tiziana Ciprini, scrive in una nota: “Non corrisponde al vero ed è destituita di fondamento la notizia apparsa su alcuni media locali on-line secondo cui il Ministro Guidi si sarebbe allontanata dal tavolo delle trattative Ast-Tk poiché ‘impegnata in Parlamento nella discussione della mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle’. Preciso che la Camera oggi ha lavorato esclusivamente all’interno delle commissioni e non erano previste sedute plenarie, come verificabile dal sito istituzionale www.camera.it. Preciso inoltre che alla Camera, pur essendo stata presentata una mozione di sfiducia da parte del M5S, non è ancora stata fissata alcuna discussione sulla mozione di sfiducia al Ministro Guidi. Si invitano le testate giornalistiche a verificare con scrupolo le fonti delle informazioni prima di diffonderle sul web”.

Aggiornamento ore 19,25: Gli esponenti del Governo stanno preparando una bozza di accordo che sarà letta e discussa tra poco.

Aggiornamento ore 20,40: L’azienda avrebbe finalmente fatto una prima importante concessione: sarebbe disposta a garantire una produzione di almeno un milione di tonnellate di acciaio, cioè quella richiesta dai sindacati. Ci sarebbe anche la disponibilità a mettere nero su bianco un piano industriale per un periodo di 4 anni (anche questa è una delle richieste dei rappresentanti dei lavoratori). Importanti passi avanti che però non sarebbero ancora stati messi nero su bianco (e si sa che alle parole di Morselli non sempre seguono i fatti).

Aggiornamento ore 23,30: I punti su cui sembra più difficile raggiungere un accordo restano quelli del mantenimento in attività del secondo forno (l’azienda vuole una verifica dopo due anni, i sindacati vogliono invece garanzie di lunga durata) e del contratto integrativo.

Aggiornamento ore 01,55: Come annunciato, la trattativa prosegue ad oltranza. Difficile, molto difficile che a questo punto non si arrivi ad un qualche tipo di accordo, anche se potrebbero volerci ancora delle ore. Se appare ormai acquisita la garanzia sul milione di tonnellate di acciaio, restano invece le incertezze sul secondo forno. Su questo, molto probabilmente, si tratterà più a lungo. Sul contratto integrativo, altro punto su cui sembra esserci ancora distanza tra azienda e sindacati, alla fine si potrebbe invece decidere per una rinegoziazione da effettuarsi nelle prossime settimane.

Aggiornamento ore 7,30: Intorno alle 5,30 il tavolo è stato interrotto per una pausa, riprenderà alle ore 10. Restano da sciogliere i nodi del secondo forno e del contratto integrativo. Alla ripresa del confronto, ci si attendono passi in avanti dall’azienda.

Aggiornamento ore 10,40: La trattativa è ripresa. Il nodo che sarà discusso questa mattina riguarda il contratto integrativo: nella notte infatti su questo punto l’ad Morselli ha chiesto tempo per fare una verifica, probabilmente una telefonata ai vertici Thyssenkrupp. La distanza tra le richieste dei sindacati e la proposta dell’azienda non sembrerebbe comunque incolmabile ma non è ancora escluso che sull’integrativo sarà decisa una rinegoziazione in separata sede. Punto davvero determinante per chiudere l’accordo in giornata resta invece il secondo forno: nella bozza di accordo stilata dal Governo sarebbe ancora presente l’indicazione di una verifica da effettuarsi tra due anni, clausola che i sindacati rifiutano con tutte le forze.

Aggiornamento ore 11: Il segretario nazionale Fiom Rosario Rappa ha spiegato che “oggi si parlerà dei salari e dell’integrativa aziendale. Morselli dovrebbe arrivare con una risposta alla nostra proposta poi dovremmo analizzare un testo di sintesi preparato dal ministero che ha alcuni punti da chiarire. Siamo in una fase conclusiva che però è molto delicata, si va su punti sensibili e fino alla fine sono in campo le due ipotesi di rottura o accordo”. Il coordinatore nazionale siderurgia Fim Sandro Pasotti dice: “Abbiamo presentato una proposta dettagliata sui salari, ora aspettiamo una risposta per verificare, questo è il primo passo”. Il segretario nazionale Uilm Mario Ghini ha dichiarato: “Speriamo in giornata di riuscire a chiudere se ci sono le condizioni sia sui salari che sul piano industriale”.

Aggiornamento ore 13: Ieri notte l’accordo sembrava più vicino di quanto non lo sia ora. Attualmente, dopo 26 ore di trattativa (con alcune ore di pausa) restano ancora delle distanze tra azienda e sindacati.

Aggiornamento ore 15: Dalle 14 è in corso una pausa, la trattativa riprenderà alle 15,30.

Aggiornamento ore 16,45: Sul piano industriale la distanza tra proposta dell’azienda e richieste dei sindacati si è ridotta sensibilmente. Restano invece pesanti divergenze sul contratto integrativo. A questo punto, dopo quasi 30 ore di trattativa, non è chiaro quale nuovo elemento possa emergere.

Aggiornamento ore 17,50: Thyssenkrupp, spiega un lancio di agenzia Reuters, ha riconfermato il Ceo Heinrich Hiesinger a capo del gruppo fino al 2020 (il suo mandato scadeva nel 2015). Soprattutto viene sostenuto che Hiesinger continuerà la strategia di uscita dall’acciaio, cominciata in questi anni. Insomma, nonostante le dichiarazioni di lunedì scorso nell’incontro a Monaco di Baviera con i sindacati italiani, l’obbiettivo della multinazionale tedesca resta quella di raddrizzare i conti di Ast per renderla appetibile sul mercato e venderla.

Domani verranno presentati i dati di bilancio per la trimestrale giugno – settembre e la previsione è di avere il primo bilancio netto in positivo dopo un lungo periodo di conti in rosso. Per Reuters la riconferma di Hiesinger è da leggere come un segnale nei confronti del fondo svedese Ceviana, che è entrato in Tk lo scorso anno, dopo l’operazione di vendita di Inoxum a Outokumpu e che sarebbe in procinto a mettere Hiesinger a capo del board.

Infine, le previsioni di consumo di acciaio in Europa sono in lieve miglioramento per il prossimo anno e Acelor Mittal, uno dei più grandi produttori di acciaio del mondo, si aspetta un rafforzamento della domanda di acciaio in Europa.

Aggiornamento ore 18,25: Per sbloccare la situazione il Governo torna ad offrire all’azienda la solita soluzione che dovrebbe diminuire le tariffe energetiche: si tratterebbe delle solite agevolazioni, solo presentate con più enfasi.

Aggiornamento ore 19,10: Ora c’è una nuova pausa. La trattativa è iniziata oltre 31 ore fa e non c’è ancora la certezza che, alla fine, si arrivi davvero ad un accordo. Sul numero degli esuberi, l’ad Morselli non retrocede dalle proprie posizioni e i sindacati non hanno intenzione di firmare un accordo che alla fine possa prevedere anche dei licenziamenti (mentre vengono ormai ritenuti accettabili i 290 esodi volontari con incentivo e di questi ne servirebbero ancora 130). In questo scenario, dovrebbe essere il Governo a sbloccare la situazione. Ancora una volta invece, dal ministro Guidi non arrivano né provvedimenti davvero utili che portino l’azienda ad un cambio di vedute, né autorevoli prese di posizione che siano in grado di indirizzare la trattativa per il verso giusto.

Il segretario nazionale Fiom, Rosario Rappa, spiega: “Non sono possibili altri rinvii, i negoziati sono in questo momento in una fase di stallo, possono precipitare come riprendere quota. Abbiamo fatto delle proposte all’azienda, ora aspettiamo una risposta. La Fiom non firmerà mai dei licenziamenti, un conto è la mobilità su base volontaria, un altro i licenziamenti”. La trattativa, incredibile ma vero, sembra destinata a prolungarsi ancora, anche nella notte.

Aggiornamento ore 20,55: Si parla di una nuova proposta dell’azienda che conterrebbe piccoli passi avanti sul contratto integrativo.

Aggiornamento ore 21,15: Sembra allontanarsi la possibilità di arrivare a un accordo in serata sul futuro di Ast di Terni. Fonti presenti alla trattativa riferiscono infatti che c’è ancora distanza tra le parti e che “un accordo è improbabile”. Questa sera si continua a lavorare per rendere solido il piano industriale ma gli altri punti potrebbero essere lasciati a approfondimenti successivi. A breve ci sarà un incontro col ministro Guidi dopo il quale si potrebbe chiarire meglio la situazione.

Aggiornamento ore 21,40: Sembra allontanarsi la possibilità di arrivare a un accordo in serata sul futuro di Ast di Terni. Fonti presenti alla trattativa riferiscono infatti che c’è ancora distanza tra le parti e che “un accordo è improbabile”. Questa sera si continua a lavorare per rendere solido il piano industriale ma gli altri punti potrebbero essere lasciati a approfondimenti successivi. Si attende l’esito di un incontro col ministro Guidi dopo il quale si potrebbe chiarire meglio la situazione.

Aggiornamento ore 23,15: La trattativa sembra ormai infinita ma nelle prossime ore si dovrà arrivare ad una conclusione. Alcuni partecipanti al tavolo hanno più volte ventilato sia la possibilità di giungere ad un accordo che l’ipotesi di una rottura. A questo punto appare comunque difficile che le parti escano dal Mise senza aver firmato almeno un documento sul piano industriale (su cui ci sono stati degli avvicinamenti). Resta invece sempre aperta la possibilità che sul contratto integrativo la discussione non porti da nessuna parte: potrebbe allora essere momentaneamente accantonata per essere ripresa nei prossimi giorni.

Aggiornamento ore 01,05: E’ clamoroso ma dopo quasi 40 ore dall’inizio della trattativa, non si è raggiunto alcun accordo: il tavolo è stato sospeso e riprenderà la prossima settimana, mercoledì 26 novembre. Le posizioni emerse al Mise sono state condensate in un documento di sintesi elaborato dai rappresentanti del Governo e sul quale dovranno ora esprimersi azienda e sindacati. Quanto emerso dal confronto sarà valutato dai lavoratori dell’Ast in assemblee che si svolgeranno in viale Brin domani mattina. Possibile che anche l’amministratore delegato dell’Ast Lucia Morselli si confronterà con i vertici della Thyssenkrupp.

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  • operaio di serie c

    allora se e l azienda che licenzia e riduce la propria produzione terni chiude, l indotto poi non ne parliamo e tanti altri mille problemi pero se ce la mobilitazione o il licenziamento incentivato o come ho letto la proposta per l applicazione dei benefici dell amianto anche per i lavoratori AST silenzio assoluto cosi va bene nessuno dice dei 160 che gia se ne so annati fregandosene di tutta terni….non si riduce ugualmente la produttivita….

    • polveri sottili

      Lascia stare tanto se la rigirano sempre come fa più loro comodo…

      • operaio di serie c

        Pero visto che tutti lavoramo chi più o meno ecc. Sentire cc per la vertenza colletta alimentare cartelloni pubblicitario possono occupare strade prefettura consiglio comunale mettersi in mezzo alla strada come se fossero i pradoni , proporre di nazionalizzarla e usare il fondo strategico, amianto…non lo so che vogliono, anno proposto due anni di lavoro e allora annassero a lavora, bello firma un contratto per la pensione eh! Chi tutti i giorni lotta per lavorare sempre al meglio per il giorno dopo non e che se po attappa l occhi e le orecchie eh!Che cazzo! Mo basta!

        • polveri sottili

          Beh ma stiamo parlando di gente che nel turno di notte dorme o riesce a cucinare primo di pesce o ha i frigoriferi pieni di vino grappa e limoncello … Porta un po di rispetto no a questi seri lavoratori… Il fatto è che in Italia siamo una massa di buffoni

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