“Io sono terrorizzato da Terni dove, nonostante abbiamo fatto di tutto, la negoziazione non è stata accettata dai sindacati né dall’azienda” e all’Ast è partita la procedura di licenziamento per 537 persone. “Noi lavoriamo nei prossimi tre mesi prima che accada l’irreparabile”. E’ quanto ha detto questa sera Matteo Renzi a Virus, trasmissione di Rai 2. E’ così la seconda volta che nella giornata di oggi il presidente del Consiglio esprime preoccupazione per la situazione delle acciaierie di Terni: lo aveva già fatto in mattinata.
Una sorta di ammissione di impotenza – “abbiamo fatto di tutto” – accanto ad un timido tentativo di rassicurazione – “lavoreremo per evitare l’irreparabile”. Purtroppo, alla prova dei fatti, l’azione del Governo ha mostrato totale inefficacia ed incapacità. Emerge anche dalla scarna bozza di accordo elaborata ieri che non contiene alcuna reale misura governativa ma si limita a riprendere quasi in toto la proposta che Thyssenkrupp aveva avanzato lo scorso primo ottobre.
Per mesi l’Esecutivo è stato un soggetto passivo che si è posto all’ascolto di azienda e sindacati. Ha messo i panni dell’arbitro quando sarebbe servito un player attivo, un soggetto capace di dettare la linea. Le manifestazioni di preoccupazione di Renzi e le vuote dichiarazioni del ministro “spompo” Federica Guidi, non lasciano pensare ad un cambio di linea. La speranza è che l’impressione inganni.
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