“Saremo costretti ad agire sulle aliquote Imu e Irpef”, così tuonava il vice sindaco Libero Paci, e purtroppo così sarà.
Il quadro del bilancio preventivo del 2012 non è dei migliori. Stando a quanto ricavato dai dati ed elaborazioni dall’ufficio dell’assessorato al Bilancio, si stima che il taglio dei trasferimenti statali sarà di circa 6 milioni di euro più un milione di euro di trasferimenti per il sociale. Se a queste due voci si aggiungono minori entrate straordinarie il saldo di inizio 2012 è negativo per 11-12 milioni rispetto agli 8-9 milioni ipotizzati a gennaio.
Riduzione della spesa ed aumento delle entrate. Sono su queste due direttive che l’assessorato si sta concentrando per far quadrare i conti. Sulla prima, l’obiettivo è recuperare 2 milioni di euro, uno dalla riduzione dei costi del personale mentre gli altri da riduzioni di costi fissi derivanti da altri settori.
Per quanto riguarda le entrate, come scritto prima, l’amministrazione comunale sarà costretta a modificare le aliquote Imu e l’addizionale Irpef. In merito alla prima, la giunta comunale ha proposto di applicare il 5 per mille per la prima casa e il 9,6 per mille per la seconda casa (prima al 7,6 per mille). Mentre per l’addizionale Irpef la proposta è di innalzarla al 7 per mille alzando però la fascia d’esenzione dagli attuali 10 mila a 12-13 mila euro. Da Palazzo Spada spiegano che queste misure consentiranno di bloccare le tariffe dei servizi e altri tributi locali per tutto il 2012.
Sulla questione investimenti, la possibilità di accendere nuovi mutui , considerando gli elevati costi per l’ammortamento e la minor possibilità di indebitarsi da parte dei Comuni, dichiara il vice sindaco che è “pressoché irrilevante”. “Occorrerà pertanto operare per reperire risorse esterne all’ente proseguendo in una linea di riduzione dell’indebitamento”.
In conclusione Libero Paci si esprime sulla situazione del patto di stabilità, ancor più ingarbugliata dov’è pensabile un maggiore aumento (dai 5 milioni del 2011 agli 11 milioni per il 2012): “L’ulteriore inasprimento previsto per il 2012, se non interverrano modifiche sostanziali, darebbe luogo a situazioni insostenibili per l’amministrazione, per le imprese e per la città. Valuteremo anche sulla scorta delle indicazioni dell’Anci, la scelta di uno sforamento del patto salvaguardando gli interessi primari della città”.