Aumento aliquote Imu e Irpef: Palazzo Spada prepara la stangata

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Tra i corridoi di Palazzo Spada c’è una corsa frenetica per cercare di rimpinguare il bilancio 2012, con l’obiettivo di trovare i famosi undici milioni di euro per pareggiare le casse comunali.

Da un pò di tempo ci sta lavorando il vice sindaco Libero Paci che tra una simulazione e l’altra, presentate sabato scorso in occasione della riunione di maggioranza, sta cercando i tutti i modi di chiudere la partita entro aprile. La soluzione a questo problema arriverà, purtroppo per i cittadini, a giugno con la stangata Imu. In questo senso il vice sindaco, in occasione dell’incontro con le parti sociali per la crisi del welfare locale, aveva detto che “i sacrifici saranno da distribuire con equità”. Fermo restando che l’aumento dell’aliquota Imu è certo, il maggior esborso di denaro arriverà per chi possiede una seconda casa.

Per l’Imu sulla prima casa, l’ipotesi è quella dell’applicazione di un’aliquota allo 0,5%, più bassa rispetto alla precedente del 2007 fissata allo 0,55%, ma nello specifico si andrà a pagare molto di più a causa delle rivalutazioni catastali del 60%. Per farsi un’idea, Sergio Capotosti sul Messaggero di stamattina ha riportato qualche esempio su di un’abitazione di 6 vani in zona centrale, si passa dai vecchi 353,06 euro ai 463,77 euro. Fuori dal centro gli aumenti saranno più contenuti. Il salasso maggiore, come detto prima, sarà su chi possiede una seconda casa. L’aliquota per 6 vani, potrebbe decollare dallo 0,7% allo 0,76-0,96%, quindi, dai vecchi 580,80 euro si passera a 1.008,93 euro, o peggio ancora a 1.261,16 euro. Fuori dal centro, sempre in riferimento alle stesse aliquote, si passerà dai vecchi 341 euro ai 593,49 dello 0,76% o ai 741,86 dello 0,96%. Tra questa coltre scura di aumenti c’è un piccolo spiraglio che potrebbe far leggermente respirare le famiglie ternane. Infatti, per chi ha a carico un figlio al di sotto dei 26 anni, è previsto uno sgravo fiscale quantificato in 50 euro.

Tutto qui? No, perchè il comune sta ipotizzando di aumentare pure l’addizionale comunale Irpef, portandola dallo 0,5% allo 0,8%.

Con l’avvento del solstizio d’estate si prospettano sempre più asciutte le tasche dei poveri ternani.

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