Se per il ramo aziendale denominato “fiocco” riguardo la Meraklon, acquisito dalla società belga Beaulieu, con la riassunzione di 75 maestranze a tempo indeterminato, le cose hanno iniziato a stabilizzarsi, lo stesso non si può dire dell’altro ramo, ossia quello del “filo” Meraklon Yarn. Infatti, ribaltando quanto deciso prima dal Tar dell’Umbria, il Consiglio di Stato blocca la vendita attraverso la sentenza della sesta sezione, di fatto accogliendo il ricorso dell’ex patron Giampaolo Fiorletta.
La sentenza del Consiglio “accoglie l’istanza e per effetto sospende l’esecuzione del provvedimento ministeriale impugnato in primo grado fino all’esame del collegio che fissa alla camera di consiglio del 22 ottobre”. Una situazione paradossale considerando che la decisione verrà presa il 22, ma la vendita doveva essere effettuata entro e non oltre il 6 ottobre, altrimenti l’azienda sarebbe stata dichiarata fallita.
Con la decisione presa dal Consiglio di Stato e il relativo blocco di ogni trattativa di acquisizione, si rimette fortemente in discussione la vendita del “filo” alla cordata di due imprenditori torinesi, gli unici realmente interessati all’acquisto che avevano presentato un concreto piano industriale, con l’assunzione di 40 vecchie maestranze.