Continua la guerra dell’esponente di Confimpresa, Francesco Bartoli, nei confronti della Festa Democratica alla Passeggiata di Terni. Oltre a ribadire i suoi dubbi “se non la certezza” che nella manifestazione si stiano “eludendo le leggi fiscali”, denuncia anche “la violazione delle regole sanitarie” nei luoghi dove viene somministrato cibo. Bartoli attacca inoltre le associazioni ternane Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e CNA, accusandole di “favorire e sponsorizzare gli abusi invece di protestare e contrastarli”.
In una lettera aperta indirizzata proprio alle associazioni, il dirigente di Confimpresa scrive: “Questo scempio, travestito da sagra, travestito a sua volta da festa di partito e il tutto fatto passare come festa della ternanità della tradizione della città di Terni è svolta sotto gli occhi di tutti in totale disprezzo di ogni norma che regola le sagre, che ne regola la somministrazione di alimenti all’interno di essa, contro vincoli monumentali e contro la tutela del patrimonio ambientale e adesso sorge il dubbio se non la certezza che sia svolta eludendo anche le leggi fiscali! Come possono delle associazioni di categoria – prosegue – rimanere in silenzio e anzi assecondare questi atti in totale contrasto sia con gli interessi dei vostri iscritti, sia in contrasto con i vostri sbandierati proclami di combattere le sagre abusive e le attività commerciali abusive con cui vi riempite la bocca di fronte ai commercianti vostri iscritti salvo poi fare il contrario quando è la Giunta comunale a chiedervi di esercitare il vostro ruolo di garanzia”.
Rivolgendosi alle associazioni di categoria Bartoli pone poi delle domande “sperando che abbiate almeno il coraggio di rispondere prendendo una chiara e decisa presa di posizione contro la Festa Democratica:
· Quale è il rapporto che lega le vostre associazioni alla società Eventi Srl, oltre al fatto di essere nella stessa cabina di regia che gestisce la notte bianca?
· Ma se la Festa Democratica di Terni è una sagra (anzi due!) è possibile secondo voi che il Pd subappalti una sagra ad una società commerciale (la Eventi srl) che è chiaramente finalizzata al lucro, contravvenendo una delle prescrizioni del regolamento delle sagre?
· Secondo il vostro avviso se nei ristoranti della Festa Democratica non sono presenti casse fiscali né si emettono scontrini in quanto forma di autofinanziamento del Partito Democratico, perché gli acquisti della merce li fa questa società privata?
· Questa società, la Eventi srl, in sede di dichiarazione Iva, si detrae gli importi derivanti dalle fatture di acquisto della Festa Democratica? Se poi in sede di dichiarazione annuale dell’Iva la società dichiarasse un credito nei confronti dello Stato e ne chiedesse il rimborso sarebbe evasione della normativa Iva non vi pare?
· E quindi, sempre che queste ipotesi fossero confermate, il Partito Democratico di Terni sarebbe complice di una evasione e/o elusione fiscale non vi pare?
· Quindi per un conseguente sillogismo voi avreste avallato due sagre mascherate da festa di partito che pongono in essere norme elusive della normativa Iva! Non vi vergognate?
· Che interesse ha la Confartigianato a sponsorizzare con il proprio marchio sul depliant ufficiale un evento del genere?
· Come può la Confcommercio avallare il silenzio assenso dell’assessore al Commercio Daniela Tedeschi (ex dirigente Confcommercio Terni) per questi atti contra legem e contro gli interessi dei commercianti? Quando terminerà questa sfortunata esperienza amministrativa la riaccoglierà a braccia aperte in seno all’associazione magari con una promozione affidandogli il ruolo di presidente?
· Dalle foto che pubblichiamo i ristoranti del Partito Democratico sono tenuti e gestisti nelle peggiori condizioni possibili: celle frigorifere posticce ricavate dentro camion spenti e non refrigerati (è vietato no ?), dove vengono tenute indistintamente derrate alimentari di diversa tipologia (è vietato no ), dove entra personale addetto senza le uniformi e i copricapi obbligatori con le scarpe che usano per camminare sulle aiuole del parco veicolando cosi all’interno microbi e batteri di ogni tipo (è vietato no ?) lasciando le derrate alimentari all’aperto poggiate sui telai dei camion o, peggio, lasciando incustoditi i piani di lavoro posti all’aperto per tutto il giorno in balia degli animali che popolano il parco, insomma un insieme di grossolane violazioni dei codici di autocontrollo sulla sicurezza alimentare ( HACCP) su cui voi associazioni avete la pretesa di organizzare dei corsi di formazione che avete voluto far diventare obbligatori e a pagamento per poter lucrare anche su questo a danno degli esercenti. Quindi io commerciante sono obbligato insieme ai miei dipendenti a fare ogni tre anni un corso di aggiornamento dell’HACCP pagandovi corsi inutili, e poi dovrei vedere il Partito Democratico che amministra questa città e che dovrebbe per primo rispettare queste regole, infischiarsene e voi che dovreste tutelare i nostri interessi anziché protestare e contrastare questi abusi addirittura li favorite e li sponsorizzate? Vergognatevi!
· In questo scenario dove regna la sporcizia l’approssimazione e la violazione delle regole sanitarie cosa fanno i ristoranti del Partito Democratico? Applicano prezzi da ristorante stellato e fanno pagare il coperto! Ma perché ci sono tovaglie di lino e servizi di porcellana, ma i camerieri non erano volontari? E allora perché fanno pagare il coperto? Su questo argomento in passato l’opinione pubblica, alimentata da una certa stampa sinistroide, si era scagliata contro i ristoratori rei di inserire questo ingiusto balzello nei propri menù e i commenti scandalizzati di tanta gente li accusava di guadagnare troppo, di essere evasori, e molti di questi ne sono certo avevano la tessera del Partito Democratico in tasca! Adesso dove sono? Ma per l’amor di Dio ci sarà un giorno che difenderete i ristoratori regolari vostri iscritti?”
Infine Bartoli chiede alle associazioni di categoria “di prendere una netta posizione ufficiale contro la Festa Democratica, anche se in modo tardivo, sottoscrivendo una richiesta di annullamento della seconda sagra che viola palesemente l’art 9 del regolamento comunale che voi dovreste conoscere. Vi chiedo di inviare una lettera di scuse a tutti i vostri associati spiegando le ragioni di questo vostro comportamento chiaramente contrario alle vostre precipue funzioni di tutela sindacale, con l’impegno a non autorizzare più sagre contrarie al regolamento comunale. Vi chiedo di farlo – conclude l’esponente di Confimpresa – entro due giorni passati i quali faremo partire una massiccia campagna informativa a tutti i commercianti di Terni comunicando la presente lettera insieme ai documenti che comprovano gli illeciti che voi avete avallato”.
FOTO ALLEGATE ALLA LETTERA: