Inceneritore, Rc: ”Con Idv avevamo accolto richiesta Comitato e presentato atto di indirizzo”

Sulla questione dell’incenerimento dei rifiuti a Terni, Rifondazione Comunista non ci sta ad essere associata agli altri partiti. Lunedì scorso in Consiglio comunale era scoppiato il caos poiché era stato votato il piano d’ambito ma non un atto di indirizzo sull’incenerimento: in questo modo era venuto meno l’impegno che i vertici dell’organo avevano assunto due settimane prima con il Comitato No Inceneritori ed altre associazioni ambientaliste (qui l’articolo). Cittadini e membri delle associazioni presenti alla seduta del Consiglio avevano fortemente protestato, avevano gridato allo scandalo e poi in un comunicato era stato sottolineato come nessun consigliere, di maggioranza e opposizione, avesse apposto la propria firma per permettere la discussione del documento. Battista Garibaldi della Commissione Ambiente del Partito della Rifondazione Comunista contesta però tale ricostruzione: “Non corrisponde al vero l’affermazione che nessuna forza politica ha raccolto la richiesta del Comitato No Inceneritori e delle Associazioni ambientaliste su un pronunciamento del Consiglio Comunale di Terni riguardo la riaccensione dell’inceneritore di Terni Ena a Maratta”.

Garibaldi fa infatti presente che Rc e Idv nella stessa giornata di lunedì 3 dicembre avevano presentato due atti di indirizzo sull’incenerimento. L’accordo che presidente del Consiglio e capigruppo avevano preso con le associazioni prevedeva però che l’atto fosse presentato in tempo utile per far sì che fosse discusso proprio lunedì 3 dicembre (tale accordo risaliva infatti a 14 giorni prima, quindi c’era tutto il tempo per un consigliere di maggioranza ed uno di opposizione di presentarlo). Lo stesso Garibaldi ritiene che “possono essere accettabili critiche al PRC sulla gestione del Consiglio Comunale in oggetto” ma aggiunge che “Rifondazione Comunista, comunque, ha lavorato e lavora perché la discussione sui due atti presentati sia la più rapida possibile e riteniamo prossima la data dove sarà affrontato il problema Terni Ena”.

Questo il comunicato integrale di Rifondazione Comunista ed in fondo il file di un precedente comunicato stampa congiunto di Rc e Idv e il file dell’atto di indirizzo presentato lunedì 3 dicembre Mauro Nannini (Rc) e Claudio Campili (Idv).

“Non corrisponde al vero l’affermazione che nessuna forza politica ha raccolto la richiesta del Comitato No Inceneritori e delle Associazioni ambientaliste su un pronunciamento del Consiglio Comunale di Terni riguardo la riaccensione dell’inceneritore di Terni Ena a Maratta.

Rifondazione Comunista e l’Italia dei Valori hanno presentato nella stessa giornata di lunedi 3 Dicembre due atti di indirizzo: uno che propone l’adesione alla strategia “Rifiuti Zero” e l’altro che raccoglie proprio questa richiesta (in allegato).

L’ Odg sulla “inopportunità” della riaccensione di Terni Ena, tra l’altro, è identico a quello presentato dalle associazioni e comitato, proprio per rispettarne il contenuto ed il lavoro fatto (ed è stato consegnato, per conoscenza, a membri del comitato durante la seduta del Consiglio).

Sono state le altre forze politiche (di maggioranza, come di minoranza) a non rispettare l’impegno preso di una immediato confronto in aula su Terni Ena (trasformandolo poi in semplice “proposta”, come si apprende dai quotidiani locali).

Possono essere accettabili critiche al PRC sulla gestione del Consiglio Comunale in oggetto; Rifondazione Comunista, comunque, ha lavorato e lavora perchè la discussione sui due atti presentati sia la più rapida possibile e riteniamo prossima la data dove sarà affrontato il problema Terni Ena (vedi primo allegato).

Noi pensiamo che Lunedì 3 Dicembre sia stata, comunque, una giornata positiva per il fronte ambientalista.

Fondamentale è che si sia approvato un Piano d’Ambito (modificato dalla volontà popolare) che a Terni, finalmente prova a fare a meno dell’incenerimento per la chiusura del ciclo.

La battaglia continua perchè si adotti ora la strategia “rifiuti zero” quale strumento operativo per la realizzazione del piano, e contro Terni Ena (che con la modifica del PdA perde, in un sol colpo, il contratto di 15 anni per bruciare i rifiuti solidi urbani ternani).

Le difficoltà, gli ostacoli, le resistenze, gli interessi sono molti e molto forti. Lo sapevamo dall’inizio e non ci hanno messo paura.

Aiuterebbe, perlomeno nella nostra metà campo, una maggiore attenzione nel definire gli alleati e gli avversari (a meno che ciò non corrisponda ad un preciso disegno politico)”.

– Precedente comunicato di Rc e Idv: https://ternioggi.it//wp-content/uploads/2012/12/PdA-3.12-C.S.-PRC-IDV.doc

– Atto di indirizzo di Rc e Idv presentato in Consiglio comunale il 3 dicembre: https://ternioggi.it//wp-content/uploads/2012/12/Terni-Ena-3.12-OdG-PRCIDV.doc

Articoli su piano d’ambito:

qui articolo su piano d’ambito approvato da Ati 4

qui le critiche al piano d’ambito del Comitato No Inceneritori

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