I vecchi lancisti “doc” difficilmente si riconosceranno nella nuova Thema. Come dar loro torto? La nuova ammiraglia arriva da molto lontano, ma soprattutto è stata originariamente pensata e sviluppata per il mercato americano, dove viene venduta dalla Chrysler come 300. Oggi sbarca in Italia con lo scudo Lancia sulla calandra in una versione aggiornata e modellata sui gusti europei, per rivaleggiare con Audi, BMW e Mercedes, forte di un prezzo competitivo: la versione turbodiesel “Executive” che abbiamo provato si acquista con circa 50.000 euro.
Caratteristiche. La Thema è imponente e massiccia, con la cintura alta e la coda molto spigolosa, ma una volta a bordo l’atmosfera diventa più familiare, anche se le abbondanti dimensioni interne disorientano ancora un po’. La porta è enorme e ha la caratteristica di aprirsi di quasi 90°, rendendo comode salita e discesa, ma con un limite da non sottovalutare: per poter arrivare alla maniglia dall’interno bisogna sporgersi con tutto il tronco fuori dall’abitacolo. Richiusa la porta, aggiustati sedile e volante con millimetrici movimenti elettrici e allacciata la cintura, regolabile in altezza, non si ha la sensazione di essere avvolti in un ‘‘vestito’’ fasciante, come accade sulle berline tedesche di ultima generazione. Il sedile è accogliente, ma non ha una profilatura troppo marcata, in compenso è molto comodo e rivestito con una robusta pelle Nappa traspirante, ventilata e riscaldabile. La strumentazione è composta da due grandi indicatori cilindrici d’ispirazione motociclistica, separati al centro dal display del computer di bordo e integrati da altri due strumenti circolari più piccoli.
Interni. Davanti c’è notevole libertà di movimento e nessun rischio d’incrociare i gomiti; idem dietro, se si è in due, anche se il tetto spiovente riduce lo spazio sopra la testa. Viaggiando in cinque, il grosso tunnel sul pavimento disturba chi siede in mezzo, già penalizzato dalla forma poco accogliente del sedile nella zona centrale. In compenso, il divano si può abbattere del tutto o solo parzialmente, per collegare l’abitacolo al bagagliaio e ampliarne la capacità. Peccato che le sospensioni posteriori penetrino abbondantemente nel vano e un marcato rigonfiamento della parte sottostante la cappelliera riduca l’altezza sfruttabile. Quanto all’apertura dello sportello, è possibile dal posto guida o dall’esterno con un tasto nascosto nella terza luce di stop (o col telecomando).
Prestazioni. La punta massima di oltre 230 orari non è un dato di particolare interesse, considerando limiti e traffico. Più significativo lo 0-100 in 7,6 secondi, specie per una turbodiesel con la stazza della Thema. Altrettanto indicativi i buoni tempi in ripresa, complice, in questo caso, il cambio automatico (di serie), che malgrado una pigrizia intrinseca non è d’impaccio al generoso V6 turbodiesel da 239 CV. Di media fa 9 km con un litro di gasolio. Il giusto, se consideriamo la massa abbondante, la superficie frontale e il cambio automatico. Anche se l’Audi A6 3.0, in condizioni analoghe, ma col fardello della trazione integrale, consuma il 30% in meno.
Su strada. Siamo ancora lontani dal piacere di guida offerto dalle concorrenti tedesche di pari categoria. Questa Thema non trasmette lo stesso feeling sportivo di una BMW 530d, non segue le traiettorie con la precisione di una Mercedes E350 CDI e non ha la compattezza e la sincerità di risposta di un’A6 3.0 TDI a trazione integrale. Tuttavia, nell’insieme sopporta bene la notevole massa, si muove con sufficiente destrezza, imposta e segue le traiettorie con fedeltà. Lo sterzo è un po’ troppo pesante a bassa velocità, ma riesce a trasferire un buon feedback. Il rollio è relativamente contenuto e l’appoggio in curva sicuro. Così come la frenata, potente, ben modulabile su ogni fondo. Per quanto riguarda il confort, la Thema ha conservato una notevole morbidezza, anche sulle sconnessioni più accentuate. E, quanto a silenzio, dentro l’abitacolo non ha davvero nulla da invidiare alle ammiraglie tedesche.
VIDEO PROVA SU STRADA:
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Fonte: Quattroruote