C’è l’impegno della Regione Umbria, laddove le parti volessero discuterne, per trovare una soluzione migliore. Una soluzione magari, che non lasci a casa 66 dipendenti di TerniEnergia, come annunciato a sorpresa dall’azienda nel fine settimana scorso.
A dirlo è Fabio Paparelli, vice presidente della Giunta regionale e assessore allo sviluppo economico: “La Regione Umbria ha ricevuto comunicazione formale da parte di Terni Energia della apertura della procedura di licenziamento collettivo per 66 dipendenti della sedi di Narni solo nella tarda serata di venerdì scorso, una comunicazione del tutto inaspettata” confermando come l’azienda parte del gruppo Italeaf abbia preso la decisione in totale autonomia, senza aver neanche in minima parte consultato istituzioni e sindacati.
“Considerata la rilevanza dell’azienda – continua Paparelli – ed il suo profilo internazionale riteniamo utile una valutazione complessiva che consenta, in esito al confronto con le Organizzazioni Sindacali, di rivedere la decisione assunta o in ogni caso di minimizzarne gli impatti anche con il ricorso agli strumenti previsti dalla normativa di riferimento. In questo senso la Regione Umbria è disponibile, laddove le parti lo ritenessero opportuno, a porre in essere quanto nelle sua facoltà di intervento per supportare una soluzione positiva della vicenda”.