Licenziamenti TerniEnergia, De Rebotti: “Metodi inaccettabili”. M5S: “Tavolo nazionale”. PSI: “Fare gli imprenditori cosi è troppo facile”

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Metodo e merito inaccettabili e preoccupanti. A dirlo è Francesco De Rebotti, sindaco di Narni, in una nota ufficiale risponde a TerniEnergia, che nella giornata di venerdì aveva annunciato il licenziamento di 66 dei 91 lavoratori del sito di Nera Montoro.

“Nel metodo perché questa scelta è stata presa e comunicata senza nessun preavviso o condivisione delle difficoltà dell’azienda con le rappresentanze sindacali e con le istituzioni del territorio. Nel merito perché è del tutto inaccettabile la scelta del licenziamento collettivo piuttosto che l’individuazione di forme transitorie, quali ad esempio la mobilità in deroga, garantite sempre al nostro territorio dal riconoscimento di crisi di area complessa e che ovviamente rappresenterebbero una prospettiva diversa da cui partire per affrontare quella che appare, in assenza di elementi chiari e motivazioni, una complessa crisi aziendale. Un disimpegno dell’azienda di questa natura e di questa portata rappresenta una novità negativa ed irricevibile se commisurata al metodo di collaborazione e condivisione sempre esercitato dalle istituzioni e dai sindacati che nel recente passato hanno assistito a ben altri progetti ed obiettivi per la realtà industriale in questione e per l’intero territorio”.

Promette battaglia De Rebotti, che è pronto ad aprire un tavolo presso il ministero dello sviluppo economico insieme ad azienda e sindacati. L’obbiettivo è cambiare quello che sembra il finale già scritto dell’ennesimo, triste capitolo, della moderna storia industriale ternana.

Dello stesso avviso il Movimento 5 stelle. I pentastellati tramite i consiglieri regionali Liberati e Carbonari si sono attivati coinvolgendo la seconda commissione consigliare e chiedendo l’attivazione di un tavolo nazionale su caso TerniEnergia. A livello locale è stato richiesto all’uffficio di presidenza e al sindaco un consiglio comunale straordinario aperto al pubblico.

Solidale anche il Partito socialista che esprime le sue perplessità attraverso un duro comunicato del segretario provinciale pastura: “Fare gli imprenditori così è troppo facile, finché il rischio è nullo perché coperto da incentivi statali e i profitti garantiti e per pochi, non occorre essere grandi capitani d’impresa, anche se ci si atteggia ad esserlo”.
“Annunciamo un’iniziativa urgente in Consiglio Regionale attraverso i nostri rappresentanti esprimendo la massima solidarietà nei confronti dei 66 dipendenti che vedono messo a
repentaglio il proprio lavoro dall’oggi al domani, nonché un impoverimento di tutto il tessuto socio-economico di un’area territoriale, già messa in difficoltà dalla crisi”.

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