Non si è fatta attendere la replica dei consiglieri di opposizione di Lista Baldassarre, Udc e Terni Oltre al segretario comunale del Pd Andrea Delli Guanti che ha bollato i manifesti contro l’amministrazione Di Girolamo come attacchi strumentali.
“Ci appare veramente sconcertante – scrivono in una nota – che Delli Guanti, infervorato nel ruolo di segretario del PD, invece di percepire ciò che avviene a livello nazionale ed il pesante travaglio che attraversa il suo partito a livello nazionale del cui segretario Bersani abbiamo stima, preferisce difendere a Terni un conservatorismo chiuso e gretto, a difesa di rendite di posizione di pochissimi gregari, ed attacca, non sui fatti, ma a livello personale, coloro che fanno opposizione seriamente.
Quello che più appare assurdo all’opposizione è che Delli Guanti “addirittura si permette di difendere le 35.000, 40.000 multe (in un crescendo rossiniano) con cui i due famigerati autovelox hanno tolto dalle tasche delle famiglie ternane ad oggi dai 3 ai 4 milioni di euro con un colpo solo, quando la stragrande maggioranza degli automobilisti andava ad una velocità dai 51 ai 56 km l’ora. E lui ha la sfrontatezza di parlare di sicurezza. Come è vero che certa partitocrazia fa perdere il senso della misura!”
La nota di Lista Baldassarre, Udc e Terni Oltre ricorda come “lo stesso Mario Andrea Bartolini, uomo di sinistra e presidente dell’ACI, abbia bollato quel sistema come ingiusto ed errato. E’ noto che lo stesso Assessore al Traffico Bencivenga, anche lui del PD, resosi conto della follia di un prelievo extratributario così grave, ha fatto di tutto per ridurne l’efficacia ma Di Girolamo, come lo Sceriffo di Nottingham, bada solo agli incassi”.
Per l’opposizione, per comprendere la gravità della situazione “basta andare all’Ufficio Postale in cui si ritirano le raccomandate e sentire ciò che pensa la gente. Ad un operaio della Polymer in cassa integrazione cinque multe con meno di 60 km di velocità oraria hanno tolto circa 300 €. Altri pensionati attentissimi al codice della strada e soprattutto alla propria magra pensione erano affranti per quella che, a coloro che non hanno gli occhi foderati di prosciutto, appare come una gravissima ingiustizia. Solo il fariseismo di Delli Guanti può bollare quegli operai e quei pensionati come attentatori alla sicurezza, in un viale a quattro corsie, con ampia aiuola spartitraffico. Ma Delli Guanti, novello Lenin della Conca, continua a difendere ideologicamente l’indifendibile. Complimenti continui così: per una parte del PD ternano la carriera è assicurata”.
Infine, i consiglieri sottolineano come “la parte più conservatrice mai ha preso in considerazione una sola proposta dell’opposizione. Oggi di fronte alla marea di critiche che sale dalla città ci minaccia di non voler dialogare. Manca loro il senso del ridicolo”.