L’Atc è inutile, dannosa economicamente essendo solo un poltronificio: se avesse a cuore l’interesse dei ternani, la Giunta dovrebbe riprendere la gestione dei parcheggi a pagamento e dell’Aviosuperficie. E’ questa in sintesi la dura presa di posizione dei consiglieri d’opposizione Enrico Melasecche (Udc) e Cinzia Fabrizi (Lista Baldassarre) che accusano sindaco e presidente Atc di non operare per il bene comune. I due consiglieri avevano già denunciato quello che per loro è un vero danno ai cittadini www.ternioggi.itmelasecche-udc-e-fabrizi-lb-atc-illegittima-dove-finiscono-i-soldi-dei-parcheggi
“Cosa ti aspetteresti da un medico di famiglia sindaco?” si chiedono i due consiglieri “Che almeno usi il buon senso, che ascolti le proposte serie di chi ha conoscenza dei problemi e suggerisce soluzioni salutari per una Terni già ridotta in condizioni gravi. Nulla di tutto questo. La logica ferrea che invece presiede alle scelte di questa giunta e’ conservare il potere, mantenere le rendite di posizione, sfruttare il più possibile la situazione nella speranza che ‘speriamo che me la cavo'”.
“L’esempio plastico della miopia di questi signori – continuano Melasecche e Fabrizi – è l’aver costituito alcune società gemmate da ATC quando il trasporto pubblico locale passava di mano nella holding regionale. ATC Servizi e ATC Parcheggi sono società del tutto inutili che però mantengono potere, poltrone e indennità ai soliti noti. Il regista di tutto questo è Sbarzella che, quando era consigliere comunale si distinse per sabotare qualsiasi funzionalità all’Aviosuperficie, ma ora che ha assaporato il piacere del potere lo esercita come se fosse cosa propria, imponendo ad un Sindaco accondiscendente su tutto, anche scelte contrarie agli interessi di Terni e dei ternani”.
I due consiglieri citano il caso di un comune limitrofo per spiegare la bontà della loro posizione: “Il caso di Orvieto è la prova provata di quanto andiamo da tempo sostenendo. Il Parcheggio della Fiera, gestito un tempo dall’ATC rendeva al Comune l’elemosina di 30.000 euro l’anno. Oggi ripreso dal Comune ha consentito un introito per gli orvietani di ben 300.000 euro in soli sei mesi. E’ ciò che noi vogliamo per la gestione delle strisce blu a Terni: evitare di tagliare servizi sociali, evitare intermediazioni di soggetti come Sbarzella che si sta comportando per Terni come l’amico del giaguaro. Si è montato la testa e si crede diventato un finanziere d’assalto ma con i soldi degli altri”.
Non solo i parcheggi blu ma tutto quello di cui si occupa l’Atc: “Siamo certi che la riacquisizione di quei servizi migliorerà sicuramente il livello delle prestazioni in quanto all’Aviosuperficie sono stati fatti arrosti indecorosi ma soprattutto consentirebbe minori sacrifici alle famiglie ed ai più svantaggiati”.
Infine, se l’amministrazione comunale dovesse continuare sulla propria strada, Melasecche e Fabrizi sono pronti a rivolgersi alla magistratura: “Siamo anche convinti che la scelta contraria sia così palesemente impresentabile che la Corte dei Conti difficilmente potrebbe non rilevare un danno erariale al Comune, pertanto, se non dovesse il Sindaco ascoltare i ternani, come un buon medico dovrebbe fare con i suoi pazienti, saremo costretti a segnalare il caso non solo alla pubblica opinione, nella certezza che sono sempre di più i ternani che hanno autonomia di giudizio, ma anche alla Corte dei Conti, nella speranza che torni quel minimo di buon governo che questa giunta non dimostra proprio di voler perseguire”.