Melasecche: “Pd ha perso Terni, il patto con la città è un inganno, Di Girolamo produce macerie”

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Enrico MelaseccheIl patto con la città proposto dal Pd di Terni è “un tentativo fin troppo tardivo quanto maldestro di ingannare la gente”. E’ quanto sostiene il consigliere comunale di I Love Terni, Enrico Melasecche, che fa un elenco di fallimenti inanellati dalle amministrazioni di centrosinistra e critica duramente il Partito Democratico e il sindaco Di Girolamo.

Il comunicato di Enrico Melasecche:

“Il PD sa benissimo che ha perduto ormai Terni. Se si andasse oggi a nuove elezioni non riuscirebbe a mantenere neanche quel 25% di consensi dei ternani aventi diritto al voto che hanno consentito a Di Girolamo di tornare seppur traballante a Palazzo Spada. Cosa si inventa allora? Si gioca l’ultima carta, quella dell’apertura alla città, un tentativo fin troppo tardivo quanto maldestro di ingannare la gente, confondere le responsabilità, sapendo benissimo che in queste condizioni non è in grado di dare a Terni una speranza minima di ripresa.

Palazzo Spada è senza guida perché di Girolamo sta attuando ormai la tecnica che gli è più consueta e che gli ha consentito di fare carriera in questo PD in cui non sono andati avanti i migliori quanto piuttosto coloro che erano capaci di fare mediazioni al ribasso, sempre e comunque. Alla lunga questo gioco ha prodotto solo macerie. Eppure Di Girolamo stesso disse che non era adatto a fare il sindaco, ma anche in quel caso prevalse la mediazione al ribasso allontanando Enrico Micheli che si ritrasse molto amareggiato per questo. Terni oggi è in ritardo su tutto. Non ha idee. Quelle poche che il PD ha enunciato non è in grado di attuarle. Il sottoscritto ne ha proposte a decine e l’eredità che avevamo lasciato, dopo quell’anatra zoppa che manda a casa anzitempo l’esperienza modernissima di Ciaurro, era brillante e la città era in piena ripresa dopo la tangentopoli rovinosa di cui il PD era attore di prim’ordine. La rivoluzione alla Cascata delle Marmore fa parte di quella eredità, ma mentre noi la stavamo attuando le grida contro di noi e i paletti furono moltissimi mentre oggi altri si appuntano medaglie al petto.

Questo PD ha poi barattato il Centro Multimediale con la facile promessa della Ternana in Serie A ed un inceneritore in cui qualcuno vuole oggi bruciare i rifiuti di tutta l’Umbria mentre nell’altro il carburante è ad oggi in gran parte costituito da plastica e prodotti nocivi. Ha svenduto gli Studios di Papigno agli interessi di Benigni e di Cinecittà. Non ha concluso neanche il progetto delle Cellule Staminali, cattedrale nel deserto da molti anni come quello di Villa Palma, centro per lo studio sul cancro, altra bufala per costruire in zona paesaggisticamente protetta 60.000 metri cubi in più. Tutto a vantaggio degli amici degli amici. Ha bruciato un Polo Universitario in forte crescita. Ha sprecato decine e decine di milioni che oggi fanno la differenza truccando bilanci per quindici anni a facendo finta che esistesse una montagna di crediti inesigibili senza ascoltare anzi deridendo chi le proposte serie le faceva da molti anni come quella di bloccare il dissanguamento delle Farmacie Comunali da milioni di perdite riportandole in forte utile oppure indebolendo l’ASM, ai nostri tempi solidissima ed obbligandola a sposare la COSP in un matrimonio d’interesse che sa tanto di imposto. Si inventa poi la Città della Cultura, come ho detto anzitempo, solo per sollevare un qualche polverone per nascondere i veri, gravi problemi che esistono. Chi poteva crederci?

Oggi il PD apre alla città ridotta in queste condizioni sperando che qualche altro ingenuo caschi nella trappola di questa messa in scena. Ma faccia ridere! Il re è nudo da tempo, abbia prima il coraggio di dichiarare il proprio fallimento, consenta alla città di andare subito a nuove elezioni rinnovando la propria classe dirigente peraltro in piena dissonanza con il Governo nazionale, con un progetto quello sì aperto, con persone motivate e preparate, confrontandosi con gli elettori che giudicheranno le proposte in campo.

Il PD ha ormai perso Terni, ma fra tre anni avrà fatto perdere altro tempo preziosissimo alla città, tempo e risorse irrecuperabili. E sarà troppo tardi. Il cinismo alla lunga non paga e le responsabilità hanno nomi e cognomi”.

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