La nuova Mercedes Classe B ha forme muscolose ed è più piacevole da guidare del modello che rimpiazza. Tuttavia, ha un bagagliaio un po’ più piccolo, a meno di non sborsare quasi 700 euro per il pacchetto che include il divano scorrevole.
Pur conservando alcuni tratti del vecchio modello, la nuova Mercedes Classe B è tutta nuova ed è costruita su un’inedita piattaforma “flessibile”: sarà la base, con qualche modifica, della prossima generazione della Mercedes Classe A (prevista per novembre 2012) e di altri modelli che vedremo entro un paio d’anni (una piccola suv, una coupé a quattro porte e una via di mezzo tra una berlina e una wagon).
Il muso abbastanza aggressivo, con lunghi fari, luci diurne a led e ampie prese d’aria, dà alla nuova Mercedes Classe B un tocco di sportività sconosciuto al vecchio modello. Completano il quadro le vistose nervature (soprattutto quella nella fiancata, che sale andando dal passaruota anteriore a quello posteriore) e il profilo più filante: la nuova monovolume tedesca, infatti, è più lunga di 9 cm (436 cm la misura da un paraurti all’altro) e più bassa di quattro nella versione “base”, la Executive, e di sei nella Premium del nostro test (che è alta 154 cm). Quest’ultima ha l’assetto ribassato, sospensioni dalla taratura leggermente più sportiva e uno sterzo più diretto. Ciliegina sulla torta lo spoiler alla sommità del lunotto, che non è un semplice vezzo estetico: riducendo i vortici d’aria che si formano in velocità dietro l’auto, contribuisce a migliorare il coefficiente di penetrazione aerodinamica (Cx), che infatti è solo 0,26 (e tra qualche mese potrà scendere a 0,24, ordinando il pacchetto “eco”). Per abbassare l’auto, a favore dell’aerodinamica e dell’immagine sportiva, i progettisti sono intervenuti sul pianale “a sandwich”, riducendo anche la distanza dal suolo delle sedute (giudicata eccessiva da alcuni clienti).
A bordo della nuova Mercedes Classe B non si può fare a meno di notare la cura riservata alla scelta dei materiali e agli assemblaggi. Morbide e ben rifinite le plastiche della plancia, di qualità la pelle dei sedili: per la Premium è “gratis”, ordinando il pacchetto Exclusive 1.954 euro (la Executive, invece, in alternativa ai rivestimenti in tessuto può avere solo quelli in finta pelle: costano 290 euro). Tuttavia, a nostro avviso, qualche elemento fuori luogo c’è. In particolare, le enormi bocchette dell’aria circolari, ispirate a quelle delle sportivissime SLS AMG Coupé e Roadster, sono troppo vistose e mal si abbinano a un abitacolo ricercato. E a proposito di aerazione, ci pare assurdo che un’auto così costosa monti di serie il climatizzatore manuale, anziché un automatico bizona che viene “offerto” a 617 euro (entrambi, tra l’altro, hanno comandi troppo in basso, come pure il tasto delle quattro frecce). Non delude, invece, l’abitabilità, almeno viaggiando in quattro: il passeggero al centro del divano deve fare i conti con un tunnel sul pavimento alto ben 17 centimetri. A proposito del sedile posteriore, si può avere anche quello scorrevole di 14 cm: un “lusso” che la vecchia Classe B non aveva, ma che costa 684 euro. Infatti, per acquistarlo bisogna ordinare il pacchetto Easy Vario System Plus, che include lo schienale del sedile anteriore destro reclinabile in avanti e la regolazione in altezza per il fondo del baule. Col divano tutto avanti la capacità dichiarata per il bagagliaio è di 666 litri, mentre normalmente è di 488 litri: un valore discreto, ma inferiore di oltre il 10% rispetto ai 544 litri della vecchia, e più corta, Classe B.
Dal posto di guida si apprezzano la buona visibilità (davanti: il lunotto è piccolo) e il comfort della seduta: l’impostazione è rimasta da monovolume, anche se i sedili della nuova Mercedes Classe B sono più vicini a terra di circa 10 cm rispetto a quelli del vecchio modello. Avviato il 1.6 turbo a iniezione diretta di benzina della 180 BlueEfficiency, si scopre una delle sue doti migliori: la silenziosità, al minimo e nell’uso in souplesse. Alla prima “sgasata”, però, fa sentire un bel rombo, oltre a manifestare una discreta vivacità (per lo meno in rapporto ai suoi 122 cavalli, ma c’è anche la versione da 156). Non male pure l’allungo: la spinta è progressiva (anche se non brutale) fin quasi al limitatore a 6200 giri. Verosimili, quindi, lo scatto “0-100” (10,4 secondi) e la velocità massima (190 km/h) dichiarati; molto meno il consumo “ufficiale” che proclama una media di 16,9 km/litro: al termine del nostro test in Germania, dopo quasi 100 chilometri di percorso misto (fra autostrade e strade extraurbane), l’indicatore del computer di bordo segnava meno di 10 km/litro.
Della nuova Mercedes Classe B ci è piaciuta anche la risposta dello sterzo (nuovo il servosterzo elettrico, montato direttamente sulla cremagliera) e delle sospensioni. Nella Premium il primo è più diretto, mentre le seconde sono ribassate e irrigidite, e assecondano ancora meglio la guida sportiva (pur senza risultare scomode sui fondi sconnessi). Promosso il nuovissimo cambio robotizzato a sette marce, che, però, ha una poco pratica leva dietro il volante per selezionare “retro”, “drive”, “parking” e “neutral”; più comode le palette dietro le razze per scalare e salire di rapporto in modalità manuale. Per averlo bisognerà attendere il 2012, e sborsare 2.202 euro.
PREGI
– Finiture: la qualità dei materiali e la cura negli assemblaggi sono al livello del prezzo dell’auto.
– Guida: sterzo e sospensioni (quelle della Premium sono ribassate e leggermente più rigide) assecondano la guida brillante.
– Linea: la nuova Classe B ha quel tocco di sportività che non guasta, e che mancava al modello precedente. Comunque, non ha perso eleganza.
DIFETTI
– Bagagliaio: nonostante la Classe B sia più lunga di 9 cm, la capacità del baule si è ridotta di oltre il 10%. E per avere il divano scorrevole (che prima non c’era) va ordinato un pacchetto da 684 euro.
– Climatizzatore: incredibile che una vettura da quasi 30.000 euro abbia di serie solo il “clima” manuale (quello automatico bizona costa 617 euro).
– “Quattro frecce”: il pulsante per azionarlo è troppo in basso e “mimetizzato” tra una decina di altri tasti. E dire che sarebbe utile trovarlo in fretta proprio nelle situazioni d’emergenza.
VIDEO PROVA SU STRADA:
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Fonte: al Volante