Il 6 luglio anno del signore 2011 dalle ore dieci di sera e per due ore, l’Ippodromo delle Capannelle è stata la camera d’albergo dei milanesi Afterhours. Il prato antistante al loro palco era pieno di ragazzi e ragazze che sono stati denudati dalla poesia e dai coiti artistici di questo gruppo indie. La calura della serata, gli strusciamenti tra la folla, i precipizi e i strepiti dei fan hanno fatto si che l’atmosfera si trasformasse da concerto ad una mera riunione di devoti del lato oscuro dell’essere umano.
Bye Bye Bombay, Ballata per la mia piccola iena, il sangue di Giuda, Non si esce vivi dagli anni ottanta questi sono solo alcuni pezzi della scaletta di Agnelli e company. Tutte tracce che contengono denunce alla condizione dell’essere umano che rivendica a pieni polmoni la sua natura di essere imperfetto che si deve accettare suo malgrado per quello che è.
I milanesi non sono stati solamente abili psicologi nelle loro canzoni, ma anche eccelsi costruttori di uno spettacolo live che ha visto la partecipazione “non composta” di 6.000 fan occorsi tra cui il sottoscritto. Concludono la loro esibizione ringraziando tutti e lasciando loro il messaggio contenuto in “Quello che non c’è” ovvero un de profundis su quello che dovremmo avere ma non abbiamo, praticamente mettere in musica le disillusioni proprie di qualsiasi essere umano.
Cosa mi hanno lasciato? Due ore di viaggi ipnotici e il cantare anche due settimane dopo la loro esibizione le loro tracce. Sentiteli per credere.
http://www.afterhours.it/it/index.php/category/tour/
Pingback: Nuovo album per gli Afterhours | Terni Oggi()
Pingback: 17 aprile esce “Padania” nuovo album degli Afterhours | Terni Oggi()