Novamont sarebbe disposta ad assumere 20 dei 41 lavoratori licenziati dalla Basell. A frenare l’azienda di Novara ci sarebbe però la mancata conferma nel decreto Milleproroghe delle norme che, stabilendo i parametri di dissolvenza nell’ambiente degli shopper, impongono l’utilizzo di sacchetti biodegradabili (core business di Novamont).
Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ne aveva parlato come di una misura molto importante per orientare i consumatori verso prodotti ecologicamente sostenibili e dare impulso allo sviluppo della green economy. Il Consiglio dei ministri il 23 dicembre le aveva conseguentemente approvate. “Misteriosamente” pochi giorni dopo, al momento della firma del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, quelle norme erano scomparse.
I senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta avevano fatto espliciti riferimenti a pressioni dell’industria inquinante della plastica: “Evidentemente l’azione di lobby e una qualche complicità all’interno della compagine governativa hanno giocato un tiro mancino alla tutela dell’ambiente, all’industria più innovativa e sostenibile”. Azienda, istituzioni locali e sindacati si attendono ora un ripensamento del Governo per ristabilire una norma fondamentale alla sopravvivenza e riconversione del polo chimico ed alla salvaguardia dell’occupazione ternana.