Terni, donna uccisa a martellate, arrestato il marito: ha confessato

3

abitazione Borgo Rivo omicidioQuesta mattina a Terni è stato commesso un orribile omicidio: una donna di 43 anni, Giuseppina Corvi, è stata uccisa nella sua abitazione di Borgo Rivo, in via del Fringuello. A commettere il delitto sarebbe stato il marito della vittima, Franco Rinaldi operaio di 48 anni, che non avrebbe accettato la separazione. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, il delitto è avvenuto poco dopo le ore 8. Rinaldi avrebbe atteso che il figlio sedicenne (che era andato a vivere con la madre) uscisse di casa per andare a scuola, poi avrebbe indossato una tuta bianca, un cappuccio, una mascherina e delle soprascarpe e si sarebbe appostato davanti alla porta dell’abitazione. Non appena la donna ha aperto (stava uscendo per andare al lavoro in un call center), sarebbe stata violentemente colpita in testa con un martello che l’uomo aveva portato con se. L’aggressione sarebbe proseguita con un coltello trovato dentro casa. Corvi avrebbe fatto in tempo ad emettere poche grida di aiuto prima di morire.

Grida di aiuto che sono state sentite da una vicina di casa che ha immediatamente telefonato al 113: “Sento delle urla di donna da una casa vicina, venite”. Quando gli agenti sono arrivati hanno trovato Corvi in un lago di sangue, un martello, la borsa e le chiavi di casa vicino al corpo: il medico del 118 ne ha constatato la morte. Ancora in casa, sulla terrazza, c’era il marito che, sorpreso dall’arrivo immediato della polizia, ha tentato un’inutile resistenza prima di essere bloccato a terra ed essere ammanettato.

L’operaio 48enne, originario di Amelia, è stato portato in questura mentre nella casa della vittima, originaria di Lugnano in Teverina, il magistrato che dirige le indagini, Elisabetta Massini, ha disposto i rilievi della polizia scientifica. Nel frattempo sono stati avvisati i parenti della coppia e una zia è andata alla scuola del figlio minore per dargli la terribile notizia.

La ricostruzione dell’intero accaduto resta al vaglio degli inquirenti. Dai primi accertamenti la polizia ha appreso che la coppia viveva separata da un paio di mesi (la donna si era trasferita con il figlio in quella casa dove ha trovato la morte) e che a fine maggio ci sarebbe stata la prima udienza per la separazione. Stando alla prima ricostruzione, l’uomo non avrebbe accettato la rottura del rapporto così stamattina avrebbe messo in atto l’omicidio precedentemente pianificato. A far pensare alla premeditazione c’è l’arma che avrebbe portato con se e soprattutto gli accorgimenti probabilmente adottati (tuta, guanti, mascherina, soprascarpe) per evitare di lasciare tracce biologiche in previsione dei rilievi della polizia scientifica sul luogo del delitto. Inoltre l’uomo sarebbe arrivato sotto casa con un ciclomotore che ha parcheggiato nascosto fra i cespugli. Quando gli agenti l’hanno arrestato sul balcone, indossava ancora la tuta bianca e si stava ripulendo dal sangue.

La vicina che ha chiamato il 113 ha riferito che dalle invocazioni di aiuto al silenzio sono passati pochi secondi.

Aggiornamento ore 20,50: In serata, nell’interrogatorio davanti al pubblico ministero, Franco Rinaldi ha sostanzialmente ammesso la sua responsabilità nell’omicidio della moglie. L’uomo – difeso dall’avvocato Riccardo Falocco – non avrebbe comunque fornito una spiegazione precisa per quanto successo, è ancora in stato di choc e molto scosso. Il legale ha detto: “E’ comunque presto per parlare di premeditazione, attendiamo di valutare gli atti della procura”. Al termine dell’interrogatorio che si è svolto in questura, Rinaldi è stato trasferito nel carcere di Terni.

CONDIVIDI