In principio la questione è stata sollevata da Claudio Pace, consigliere in circoscrizione Est di Lista Baldassarre e referente umbro del Movimento dei Responsabili di Domenico Scilipoti. Dal suo blog (www.claudiopace.it/it/articoli/2012/184-festademocraticaneigiardinipubblici), Pace ha denunciato l’occupazione della Passeggiata in occasione della festa del Partito Democratico. “A Terni – scrive – come ogni anno, i giardini pubblici vengono requisiti per circa un mese, a bambini, anziani e sportivi per farci la festa democratica”. Lo scilipotiano accompagna il post con una serie di foto che mostrano il cantiere per i lavori di allestimento delle strutture ritenendolo pericoloso: “La preoccupazione che i bambini non vadano a interferire naturalmente è dei genitori che devono tenere sotto strettissima sorveglianza i loro figli affinchè non si avvicino ai cantieri, in alternativa possono stare benissimo a casa davanti ad un computer o davanti alla televisione”.
Su Facebook ne è nato un ampio dibattito con molte persone che si sono divise in pro e contro e Pace che ha ulteriormente spiegato il motivo delle sue rimostranze: “La Passeggiata è l’unica area verde attrezzata per i residenti ternani che sono rimasti in città. Bambini, anziani, jogger hanno diritto ad usufruirne tutto l’anno. La facessero a Maratta o nell’area dello Staino la festa democratica dove ci sono gli spazi adeguati per i loro divertimenti e dibattiti che è giusto facciano ma nel rispetto di tutti i cittadini che la giunta appogiata e composta da membri del PD governa”.
Per Confimpresa è l’ultima volta del Pd alla Passeggiata. Le posizioni di Pace sono state sposate da Francesco Bartoli, rappresentante di Confimpresa Umbria. Bartoli ha annunciato che a suo parere “il 2012 sarà l’ultimo anno della Festa Democratica ai giardini pubblici della Passeggiata” visto che dal prossimo anno non ci sarà più spazio per feste del genere poiché “Confimpresa Umbria ha elaborato un progetto, sulla base di studi specifici di settore, che coinvolgerà tutto il settore della ristorazione e della somministrazione della città di Terni, con l’unico scopo di valorizzare e destagionalizzare l’intero comparto in una kermesse che si svolgerà anche all’interno dei giardini pubblici della Passeggiata per tutta la prossima estate”.
Il progetto che dovrebbe scalzare la festa del Pd. Bartoli spiega quindi cosa sia in cantiere: “Il progetto prevede la realizzazione di strutture atte ad ospitare a turno i migliori ristoranti della città, con laboratori professionali in 5/6 dehor perfettamente adattati ai giardini in modo da non comprometterne l’uso principale del parco ma anzi in modo da valorizzarlo con un progetto non invasivo ed intensivo come è invece quello della Festa Democratica. Oltre agli operatori professionali della ristorazione saranno coinvolti nel progetto anche tutti i fornitori delle materie prime ( aziende agricole , aziende vitivinicole etc) in modo da valorizzare tutta la filiera di prodotti del nostro territorio che abitualmente vengono utilizzati nei nostri ristoranti. Grande risalto verrà dato anche alla tradizione pasticcera e della panificazione della nostra Città con le migliori pasticcerie e forni impegnate nella degustazione delle loro migliori produzioni”.
Confimpresa pensa in grande ritenendo che “la presenza dei principali fornitori, dei principali professionisti del settore e dei consumatori creerà un ambiente ideale per l’organizzazione di workshop e convegni anche di rilievo nazionale, con approfondimenti anche di natura scientifica coinvolgendo Istituti di istruzione specifici, agenzie formative e facoltà Universitarie”.
Si tratta comunque di una fase embrionale dell’iniziativa: “Il progetto verrà presentato ad un nucleo di valutazione composto dai migliori ristoratori della città che saranno convocati nei prossimi giorni nella sede di Confimpresa per l’adesione al progetto e per la sua implementazione creando un apposito comitato organizzatore e per la successiva presentazione alla stampa e alla città”.
“Il progetto – dice ancora Bartoli – prevederà il pagamento totale della tassa di occupazione di suolo pubblico a favore delle casse comunali e sarà accompagnato da una relazione in cui verranno dichiarati gli incrementi occupazionali che saranno generati dal progetto. Riteniamo senza il timore di essere smentiti che un progetto del genere non possa essere subordinato da parte dell’amministrazione comunale a nessuna Festa di Partito tanto meno a quella organizzata dal Partito Democratico. Infatti – prosegue Bartoli – il progetto di Confimpresa avrà il merito di valorizzare un’intera filiera produttiva nell’agroalimentare, l’intero settore commerciale della somministrazione di alimenti e bevande con sostanziali incrementi di forza lavoro e di flussi turistici verso la città mentre la Festa del Partito democratico rappresenta l’ennesimo colpo al tessuto commerciale della città favorendo attività commerciali temporanee che invece danneggiano quelle che stabilmente per tutto l’anno mantengono delle strutture fisse con lavoratori fissi a differenza dell’esercito di precari che viene invece attivato nella Festa Democratica”.
Dubbi sulla Festa del Pd. Bartoli vede nella festa del Pd una concorrenza nei confronti degli esercenti privati: “Il calo di fatturato che nei prossimi giorni subiranno i ristoranti ternani sarà l’ennesimo colpo portato da questa amministrazione comunale al commercio della città in attesa dei tanto desiderati Gazebo bar abusivi della Notte Bianca e della fantomatica Festa della Birra che per altri 20 giorni impazzerà sempre nei giardini pubblici della passeggiata, il tutto orchestrato dalla stessa cabina di regia” afferma facendo riferimento alll’organo che gestisce l’evento della Notte bianca.
“Ci sarà un giorno – si chiede l’esponente di Confimpresa – prima che termini questo mandato in cui l’amministrazione comunale organizzerà qualcosa a favore del commercio a Terni anziché dare l’avallo ad iniziative che pongono in essere sempre e solo attività temporanee di somministrazione a vantaggio del circuito degli organizzatori amici?”.
Nella nota Bartoli solleva anche una seria di interrogativi su aspetti amministrativi e normativi della festa del Pd. In particolare chiede se “la concessione del suolo pubblico è stata data a titolo gratuito oppure sono state applicate le tariffe che ogni esercente è invece obbligato a pagare?” Se il Pd avesse avuto la concessione del suolo pubblico gratuitamente per Bartoli “si configurerebbe a nostro avviso, a favore del Partito Democratico, un illecito arricchimento con un imbarazzante avallo e conflitto di interessi dell’amministrazione comunale guidata dallo stesso partito che ha approvato il relativo atto amministrativo. Il fatto che il Partito Democratico poi dia in appalto alla società Eventi srl – aggiunge – l’organizzazione materiale della Festa (non conosciamo i termini del contratto e quindi non ci pronunciamo) e che sia la stessa a subaffittare a peso d’oro ogni singolo stand (si parla di diverse migliaia di euro per ogni modulo affittato), non può di certo diminuire le responsabilità politiche ed eventualmente penali di tale eventuale illecito arricchimento, costituito da una speculazione sulla rivendita di occupazione di aree pubbliche prese a costo zero e/o a costi inferiori e rivendute a valori decisamente superiori”.
Le critiche alla Festa. Confimpresa aggiunge anche che, anche qualora tutti i procedimenti amministrativi fossero stati rispettati, tale festa sia comunque inopportuna e solleva altre 6 critiche e interrogativi:
“1. Dopo un’estate all’insegna dell’anonimato da parte del Comune riguardo alla mancata organizzazione di un solo evento (dicasi uno) nella città , con conseguente desertificazione in particolare del centro storico con la popolazione costretta a migrare in tutti i comuni della provincia dove impazzano feste, rievocazioni e sagre di tutti i tipi e l’intero tessuto commerciale cittadino costretto a subire un tracollo di presenze mai visto prima, la Festa democratica si caratterizza come una piantagione intensiva di gazebo dove vengono allestite attività commerciali di tutti i tipi con una presenza marcata di attività della ristorazione e della somministrazione che polarizzano in quei giorni il flusso dei consumi a danno dei commercianti che svolgono stabilmente le attività durante tutto l’anno.
2. Il fatto che alcuni di tali gazebo siano poi affittati a commercianti che in qualche modo replichino le loro attività all’interno di tali stand , non diminuisce il valore della nostra denuncia ma anzi ne amplifica la portata , poiché si generano in automatico delle domande sulle modalità di selezione dei commercianti che hanno il diritto /dovere di essere presenti a scapito degli altri che invece non sono neanche informati della cosa .
3. Vorremo sapere se tutte le normative igienico sanitarie e sulla sicurezza sono osservate, in particolare quelle relative a tutto il personale dipendente impiegato negli stand, e se sono state eseguite le valutazioni di impatto acustico necessarie per ogni singola attività che genera una fonte sonora.
4. Vorremo sapere se risulta essere fondata la voce ampiamente dibattuta sui principali social network , che ‘la maggior parte degli incassi durante la Festa democratica sono fatti in nero tanto nessuno viene a controllare’ e se anche alla luce di questa denuncia pubblica dopo un anno di controlli quasi quotidiani da parte degli organi deputati, siano riservate a tutte le attività commerciali presenti alla Festa democratica gli stessi controlli che da mesi a cadenza quasi settimanale i commercianti regolari sono sottoposti dalla guardia di finanza e se tali controlli non sia il caso di estenderli anche ai fornitori delle merci e materie prime vendute alle attività presenti negli stand perché è ovvio che per fare incassi in nero qualcuno deve fornire merce in nero .
5. Non sappiamo poi se tutta la massa dei lavoratori occasionali che vengono reclutati come ogni anno in occasione della festa siano effettivamente dei volontari che offrono gratuitamente la loro opera o abbiano in cambio interesse e/o percentuali sui ricavi della festa ed in tal caso siano da assimilare a lavoratori dipendenti.
6. Ci risulta infine che la fiera del Cassero non è stata in passato autorizzata all’interno dei giardini pubblici poiché non esisterebbero uscite di sicurezza in grado di far defluire i presenti in caso di incidenti. A noi sembra che l’allestimento delle strutture della Festa Democratica siano molto più imponenti di una semplice fiera cittadina e allora ci domandiamo chi è che può autorizzare arbitrariamente in un senso o nell’altro l’uso dello stesso parco per gli stessi fini?”
Infine Confimpresa si augura che il Pd risponda a tali domande ribandendo comunque la propria convinzione: “Il 2012 sarà ricordato come l’ultimo anno in cui la festa del Partito Democratico viene organizzata ai giardini pubblici della Passeggiata”.
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