Il Tar del Lazio avrebbe annullato la penalizzazione di 6 punti al Taranto sovvertendo la classifica di Lega Pro divisione A: riprendendo quei punti il club pugliese si ritroverebbe primo in classifica con 4 lunghezze di vantaggio sulla Ternana. Una sentenza che rimetterebbe quindi tutto in discussione, soprattutto la promozione dei rossoverdi, conquistata sul campo e festeggiata dalla città intera. La serie B si ritroverebbe nel caos. A meno che non si tratti di una clamorosa bufala che sta ingannando tutti i media nazionali. Alcuni dubbi sorgono infatti in merito alle dichiarazioni dell’avvocato Russo che avrebbe annunciato il ricorso.
Intanto proviamo a ragionare su cosa succederebbe se fosse vero e più in fondo cerchiamo di accertare la veridicità di tale notizia. Al momento sono in piedi quattro ipotesi:
1) Il Taranto in B al posto della Ternana con i rossoverdi che dovrebbero disputare i playoff. Sembra però fantascientifico immaginare tale scenario: non ci sarebbe tempo per giocare le partite di playoff e poi, la vincente, iscriversi alla serie cadetta. C’è inoltre da considerare che il termine per l’iscrizione alla serie B è scaduto il 20 giugno, con le società che hanno già presentato documenti alla Figc.
2) Un aumento delle squadre di serie B, con un campionato a 23 squadre. Anche questa ipotesi sembra davvero assurda, con tutti i problemi organizzativi che comporterebbe e il conseguente stravolgimento del calendario. Inoltre non si ricorda un campionato di serie B cui abbia partecipato un numero dispari di squadre. A far crollare tale ipotesi ci sono anche le dichiarazioni del presidente della serie cadetta, Andrea Bodi, dell’ 11 novembre 2011 con le quali ha manifestato l’intenzione di tornare ad una B a 20 squadre entro il 2015 (riducendo quindi il numero che oggi è di 22).
3) Un controricorso della Ternana o della Pro Vercelli che ha battuto ai playoff i pugliesi. In questo caso ci sarebbe da fare i conti con i lunghi tempi della giustizia che difficilmente potrebbe arrivare ad emettere una sentenza in tempo utile per l’inizio della stagione. Nel frattempo continuerebbe quindi a regnare il caos.
4) Il Taranto, comunque in cattive acque economiche, potrebbe non riuscire ad iscriversi alla serie cadetta. Negli ultimi tempi si è addirittura parlato di un probabile fallimento della società.
Intanto nel capoluogo pugliese è scoppiata la festa dei tifosi. Il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, ha rilasciato le prime dichiarazioni a TuttoLegaPro: “I tifosi ritengono in questo modo di aver conquistato la Serie B? Lo dicano alla Federcalcio. Io non promuovo, né condanno nessuno: non è il mio mestiere. In Italia c’è la FIGC: se ne occuperà lei. Non la Lega Pro, che non c’entra nulla”. Sugli scenari che si apriranno da questo momento in poi, Macalli quindi non si sbilancia: “Non so cosa succederà. Ripeto: bisogna chiedere all’ufficio legale della Federcalcio. Io mi occupo solo della palla che rotola sul campo. Di ciò che succede nei tribunali si occupano gli avvocati”. Il presidente della Lega Pro commenta poi la situazione delle iscrizioni dei club alla prossima stagione sportiva di Lega Pro: “Io mi auguro che ci siano poche società a rischio. E che tutte riescano a fare ciò che devono fare. Se però ponete sempre la domanda riguardante le società a rischio significa che avete poca fiducia nella loro solvibilità, ma io ne ho un po’ di più di voi. Però aspetto. Noi abbiamo delle norme: finora il calcio è stato fatto da una parte da presidenti benefattori, dall’altra da presidenti molto meno bravi e da mandar via a pedate. Noi ci auguriamo di avere tra di noi solo i primi – conclude Macalli. – Il momento è difficile sia per le imprese sia per il calcio. Vedremo il 30 cosa succederà”.
Esistono comunque dei dubbi sulla veridicità della notizia. Nelle ultime ore molti tifosi hanno rilanciato nei socialnetwork la notizia di Studio100 che ha bollato il tutto come una bufala sostenendo che il Tar del Lazio oggi non abbia emesso alcuna sentenza. La loro sembra però una fragile deduzione legata al fatto che sul sito dell’organo giudiziario non è ancora stato pubblicato nulla a riguardo. Bisogna però considerare che le sentenze non vengano pubblicate online in tempo reale, ma a distanza di qualche giorno. Non trovare ancora conferme nel sito non significa quindi che la sentenza non sia stata effettivamente emessa.
Dubbi affiorano invece sulle dichiarazioni dell’avvocato, piuttosto nebulose ed imprecise.
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