Il Governo, per bocca del ministro dell’Ambiente Corrado Clini, continua ad incoraggiare la realizzazione a Terni di un distretto tecnologico incentrato su ambiente e sostenibilità. Lo ha fatto anche ieri, nel corso del convegno “Chimica verde ed energie rinnovabili. Quale futuro?” a cui hanno preso parte anche la presidente dell’Umbria Catiuscia Marini, L’ad di Novamont Catia Bastioli, il presidente di Terni Energia, Stefano Neri e il rettore dell’Università di Perugia, Francesco Bistoni.
Clini ha espresso apprezzamento: “E’ una scommessa molto importante perché se ce la faremo riusciremo a mettere in piedi una filiera produttiva nel nostro paese che consente di continuare la produzione delle plastiche e nello stesso tempo ridurre in maniera significativa l’impatto negativo dal punto di vista ambientale”.
Il ministro ha spiegato che “non si tratta di un’operazione virtuosa solo dal punto di vista ambientale ma anche dal punto di vista economico, perché sostanzialmente facciamo partire una tecnologia che diventerà molto competitiva a livello internazionale. Ovunque c’é il problema di gestione del ciclo della plastica”. Secondo il ministro “l’obiettivo di non rinunciare ai vantaggi della plastica ma nello stesso tempo di eliminare gli effetti ambientali è italiano ed europeo. Questa come altre iniziative però – ha concluso Clini – ha bisogno di regole e investimenti. Bisogna lavorarci, non è automatico”.
Il vescovo di Terni Vincenzo Paglia, che nella vicenda del polo chimico ternano ha assunto un ruolo determinato coordinando, invitando e favorendo rapporti tra imprenditori e istituzioni, ha espresso l’auspicio “che non solo possa bloccarsi la crisi aziendale occupazionale che riguarda il polo chimico ma ancor più che possa crearsi uno sviluppo della nuova chimica verde che interessa non solo il territorio ternano ma coinvolge l’Umbria e la stessa Italia”. Secondo il vescovo Paglia il progetto crea “una prospettiva di sviluppo per la chimica sostenibile e soprattutto un’occasione di crescita economica e anche occupazionale. E’ una opportunità importante da sottolineare”.
La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini ha posto l’accento sul bisogno di fare presto: “E’ giunto il tempo di passare dalle parole ai fatti per l’avvio della realizzazione del distretto tecnologico di Terni. Ovviamente – ha sostenuto la Marini – per questo è necessario che le azioni che come Regione e territorio possiamo mettere in campo siano coerenti con le azioni che il Governo deve assicurare. Guardiamo con fiducia, comunque, al futuro però deve essere chiaro che i tempi non sono secondari, non possono considerarsi una variabile indipendente”. Parlando di chimica e green economy la presidente ha sottolineato come “l’economia verde non è un’alternativa alla chimica per come l’abbiamo conosciuta, ma l’unico futuro possibile. Anche nell’industria di base. E dobbiamo essere altrettanto chiari sul fatto che la realizzazione a Terni del distretto tecnologico incentrato sul polo della chimica verde rappresenta una frontiera non solo per l’Umbria, ma per la politica industriale di tutto il Paese”. Per questo, ha detto Marini, “dobbiamo mettere in campo, da subito, ogni possibile strumento che ci consenta di rafforzare l’integrazione tra ricerca, imprese innovative e potenziali applicazioni anche su altri settori. In questo percorso, l’Università con i suoi centri di eccellenza deve indirizzarsi in maniera più decisa di quanto già non faccia verso la produzione di competenze utili allo sviluppo delle specializzazioni produttive localizzate nel nostro territorio”.
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