Azzerare sia le tasse che la burocrazia per tutte le micro e piccole imprese di Terni. E’ l’obbiettivo del Movimento 5 Stelle che porterà in Parlamento la proposta di creare nella Conca una “Zona franca urbana” e al tempo stesso chiederà agli enti locali di riconoscere una “Zona a burocrazia zero”.
Il Movimento 5 Stelle di Terni spiega di guardare “con sgomento al progressivo svuotamento del tessuto industriale ternano, dell’artigianato e del piccolo commercio, a favore di realtà spesso impersonali e slegate dal territorio cittadino, fonte di lavoro precario e malpagato”. Per questo motivo sta elaborando “una serie di progetti, tra loro strettamente interconnessi, che impegneranno il Movimento stesso sia a livello parlamentare che locale”.
La proposta di azzerare imposte e contributi per le piccole imprese ternane è contenuta in un emendamento che il senatore Stefano Lucidi presenterà alla prossima Legge di stabilità. La “Zona a burocrazia zero” che ha l’obbiettivo di “superare le lungaggini burocratiche che frenano l’iniziativa individuale” dovrebbe invece essere riconosciuta dagli enti locali.
Per quanto riguarda l’artigianato, fa sapere il M5S di Terni che “è in avanzata fase di studio l’istituzione di una specifica scuola”, mentre per la rivitalizzazione del centro storico il Movimento intende “farne un ideale polo commerciale unico, con una mobilità alternativa dedicata, un progetto di marketing unitario, una comunicazione da integrare con un serio progetto di smart city”.
Il Movimento 5 Stelle ternano si dice anche “unico attore impegnato in un difficile progetto di rilancio dell’Isrim, anche con soluzioni innovative e con l’auspicata collaborazione di importanti istituzioni ternane”. La scorsa settimana per il centro di ricerca di Pentima è stata decisa la liquidazione e nei prossimi giorni sarà ufficializzata dagli enti pubblici locali che detengono la maggior parte delle quote.
Il M5S ritiene fattibili tutti questi progetti ed auspica “la più ampia condivisione delle forze produttive. Tutti insieme si può fare!”