Il nuovo Quadro ha una sospensione anteriore idraulica che funziona molto bene e assicura un buon comfort. Potente la frenata, tranquillo il motore, qualche finitura da rivedere.
Quadro è un’azienda italiana (fondata dal padre del Piaggio Mp3) che ha presentato l’anno scorso al Salone di Milano una serie di scooter innovativi a tre e quattro ruote. Il primo ad arrivare in commercio è questo 350D, già in vendita in Francia da settembre e da fine dicembre disponibile anche da noi. Il motore da 313 cm3 per 23 CV è prodotto dalla taiwanese Aeon, ma la novità è la sospensione anteriore di tipo oleopneumatico che utilizza due ammortizzatori per controllare la piega dello scooter.
A sinistra, sulla sinistra dello scudo c’è la maniglia per il freno a mano: va usato sempre nelle soste, perché blocca anche le sospensioni sostituendo così il cavalletto. A destra, la sospensione è formata da due bracci che collegano le ruote, due ammortizzatori che li connettono al telaio e un terzo che assorbe i colpi.
La sospensione anteriore garantisce traiettorie in curva precise. Quando ci si ferma al semaforo, basta strizzare i freni per bloccarla ed evitare di mettere i piedi a terra. Il pilota sta comodo: si guida con il busto eretto e le braccia distese, come nelle moto “granturismo”.
Grazie alla sospensione anteriore semplice e razionale, il 350D pesa poco: la casa dichiara 200 kg a secco, meno di vari concorrenti con due sole ruote. La frenata è integrale e le ruote di grande diametro (14 pollici davanti, 15 dietro) migliorano stabilità e sicurezza. Il 350D è omologato come motocarrozzetta: può essere guidato con la patente B da auto (o la A1 da 16 anni) e può andare anche in autostrada. La qualità costruttiva è buona: alcune parti (come il cruscotto) saranno “arricchite” per il nostro mercato. Il prezzo di 6.990 euro è allineato alla concorrenza, ma ci saremmo aspettati un listino più “aggressivo”.
A sinistra, nel piccolo portaoggetti nel retroscudo c’è l’ormai immancabile presa per caricare il telefonino o il GPS. Il tappo della benzina è sul tunnel centrale. A destra, il cruscotto si legge bene, convince meno la plastica che lo circonda di aspetto un po’ economico: sarà reso più “ricco” prima della commercializzazione in Italia.
Anche chi ha esperienza con scooter a tre ruote deve farci un po’ la mano, in particolare all’inerzia a scendere in piega. Basta poco comunque per abituarsi alle doti di tenuta di strada del 350D: non è rapidissimo nelle reazioni, ma una volta impostata la curva scorre preciso e senza incertezza. La sospensione anteriore idraulica trasmette bene tutte le informazione al pilota. L’impressione è di una sicurezza nettamente superiore a qualsiasi altro scooter, Mp3 compreso. Il motore ha uno spunto vigoroso e una discreta spinta ai medi regimi, ma gli manca un po’ di allungo. Decisa e potente la frenata integrale: con la leva di sinistra o il pedale sulla pedana si comandano i tre dischi che bloccano il Quadro in poco spazio. Buono il comfort, grazie anche alle ruote grandi, e la protezione dall’aria.
VIDEO PROVA SU STRADA:
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Fonte: In Sella